venerdì 22 aprile 2022

The Northman (2022) Il vichingo di Robert Eggers


Fresco, fresco di visione. Prima recensione di un film del corrente anno 2022 e per me anche prima visione di Eggers al cinema, ovviamente mi è stata ripagata l'attesa e la pellicola vale almeno due volte il prezzo del biglietto. Robert Eggers si è dimostrato un cineasta arcaico nei suoi gusti personali, ben lontani dagli standard contemporanei, del resto The Witch e The Lighthouse sono due lampanti esempi del suo modus operandi. In tre film, diversi tra loro nel genere, è riuscito nel proporre una cifra stilistica originale, ma non creando mondi o universi, ma ricostruendo (con grande precisione storica) le ere che ci hanno preceduto e questo abbracciando con grande grazia la forza/paura atavica che spinge l'uomo a esistere/annientarsi. The Witch ricostruiva l'essenza dalla lingua parlata, basandosi sui racconti di streghe di quell'epoca, The Lighthouse sprofondava nella pazzia umana e mitologica senza scordarsi l'orrore cosmico suggerito a noi umani tanto tempo fa da H.P. Lovecraft. The Northman invece, è una ricostruzione molto più lineare a livello narrativo di quanto possiate immaginare; mi basterebbe dirvi prendete i disegni di Frank Franzetta e il classico senza tempo di John Milius, ovviamente sto parlando di Conan il barbaro, per darvi un'idea di come il film possa essere ma sarebbe riduttivo dare esempi senza fornire le giuste spiegazioni. The Northman è: vendetta, sangue, fuoco, ghiaccio, fango , oro, mitologia norrena, sesso, intrighi e ovviamente tradimenti.

mercoledì 20 aprile 2022

The VVitch (2015) L'opera prima di Robert Eggers, l'oscura strega nel bosco del New England



Finalmente ci sono riuscito, finalmente ci sono arrivato: circa 7 anni dopo, riesco nel proporvi la mia visione (che fu allora) di questo più che mai rodato e glorificato horror di nuova generazione (non nel contesto in cui è ambientato ovviamente) che porta il nome minimale di The Witch (con il sottitolo più che mai adatto di A New-England Folktale). Il genere che rappresenta è un titolone giù di suo: "period supernatural horror film" che può essere tranquillamente tradotto con Horror sovrannaturale in costume ma io preferisco Horror folkloristico, nulla di più semplice che il classico lupus in fabula delle storie che ci raccontavano quando andavamo a letto da piccoli.

martedì 19 aprile 2022

Outlander (2009) Vichinghi contro Mostri Alieni



Tenendo il passo che mi porterà alla novella visione di The Northman di Robert Eggers, per il ciclo vichingi non potevo lasciarmi dietro questa stuzzicante visione, assieme a quella citata del Valhalla Rising di Refn.

lunedì 18 aprile 2022

Valhalla Rising (2009) One-Eye, furore di Refn




Un'altra star, un'altra in calendario, con occhi spalancati osservi tipo un visionario. Tira su le mani questa mitologia norrena devasta e, e, e basta e, e, e basta. Si perchè ultimamente dai videogiochi (Elden Ring della From Software) fino ad arrivare alle serie televisive, la nostra carissima mitologia norrena è tornata in auge come non mai (o forse non è mai caduta nel dimenticatoio). Fremente come pochi nel vedermi l'ultima fatica del regista Robert Eggers al riguardo del genere, in cui si vocifera anche che la b(u)ona Anya Taylor-Joy abbia tolto veli al nudo per mostrare le sue altre grandi doti (non vedo l'ora!), ho fatto una piccola dietrologia sulle mie passate visioni di vichingi e compagnia cantante. Mi sono saltati in mente subito due pellicole: Outlander del quale vi parlerò poi in seguito e il particolarissimo Valhalla Rising - Regno di sangue del buon Refn.

sabato 16 aprile 2022

The Last Temptation of Christ (1988) Il Gesù Cristo apocrifo di Martin Scorsese & Nikos Kazantzakis



Visto il periodo e la lunga assenza di recensioni (ho ancora indietro quelle dell'estate 2021), mi sembrava giusto tornare con un film a tema. Ripasso negli anni 80 (periodo particolarissimi anche nei suoi ultimi anni), riprendo Scorsese che ho sempre messo da parte per le grandi occasioni e che in questo caso mette in scena un film diverso dalla sua classica filmografia, diverso nel senso proprio di trama ma non di contenuto, in un modo o nell'altro, la religione è sempre stata presente nelle sue pellicole, vista anche la sua educazione/formazione che da buon italo-americano cresciuto in una famiglia cattolica non si è fatta mancare nel suo tradizionalismo che tutti bene o male abbiamo vissuto qua in Italia. Questo lungometraggio è basato su un libro, un romanzo storico, scritto da Nikos Kazantzakis, pubblicato nel 1951 (postumo). Come ben avrete capito tratta della vita di Gesù Cristo, ma dalla sua prospettiva. Il romanzo fu oggetto di una grande quantità di polemiche a causa della materia (che anche al film non sono mancate ovviamente alla sua uscita). Il punto focale del libro è che Gesù, pur privo di peccato, era comunque oggetto di ogni forma di tentazione tra cui: paura, dubbio, depressione e lussuria. Kazantzakis scrisse nella prefazione del romanzo che, affrontando e vincendo tutte le debolezze dell'uomo, Gesù ha lottato per diventare Dio senza mai cedere alle tentazioni della carne.

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