Arte nel cinema: Melancholia di Lars von Trier
Ophelia (1851-52) by John Everett Millais
The return of the hunters (1565) by Pieter Bruegel
Durante una delle tante scene strane di Melancholia, Justine entra in una stanza e inizia a vedere alcuni libri d'arte, in uno dei quali possiamo vedere il dipinto di Pieter Bruegel. Il dipinto è parte di una serie incompleta che Bruegel dedicò ai diversi mesi dell’anno. Qui è rappresentato l’inverno al suo culmine intorno a gennaio. Le cronache ci ricordano che il 1565 è stato uno degli anni più freddi della storia. Il titolo rimanda ad alcuni cacciatori, posti nella parte sinistra del quadro, che rientrano al villaggio dopo una battuta con al seguito diversi cani. Stanno passando accanto ad una locanda chiamata, come recita l’insegna, “il cervo”.
Selene (1880) by Albert Aublet
Una bellissima ragazza nobile è stata la modella di Aublet, raffigurata come la dea greca Selene. Selene, nella mitologia ellenica, è la dea della luna, figlia della dea della luce e del dio della luminosità del cielo. Viene descritta come una donna di bellezza incomparabile, che utilizza per illuminare la terra. Nella rappresentazione di Aublet viene raffigurata in tutta la sua leggerezza, con le gambe leggermente accavallate ed i capelli mossi dal vento del mattino che tracciano i confini della luna. Viene rappresentato il momento dell'iincontro con suo fratello Elios, ovvero il momento in cui la luna, che rappresenta la notte, cede il passo giorno, simboleggiato dalla comparsa della luce. È proprio il loro rincorrersi che fa nascere la storia d’amore tra Elios e Selene. La loro unione carnale spiega infatti il fenomeno dell’eclissi, che coinciderebbe con i momenti in cui i due sono soliti consumare il loro amore, rendendo uno dei due astri invisibile poiché sovrapposto all’altro.
Gran bel pezzo, per un film che ho amato davvero tanto. Grazie per questa lezione di arte e cinema che arricchisce ancor più di significati una delle pellicole più importanti di Trier.
RispondiEliminaHo adorato la sua trilogia, è sempre interessante cercarne i dettagli perchè risulta essere il frutto di un processo creativo davvero elaborato.
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