Saturn 3 (1980) Tutti pazzi (nello spazio) per Farrah Fawcett
La trama vien da sé: su una luna di Saturno lo scienziato Adam e la sua assistente Alex lavorano allo studio del satellite, in realtà dedicandosi più al sesso che ad altro. Dalla Terra per controllare la situazione viene inviato sul pianetino Benson, un pilota che si rivela mentalmente instabile, deciso a sostituire il più anziano collega e a rimanere solo con la sua bella assistente. Per ottimizzare il lavoro ha portato con sé una nuova forma di vita robotica, un cervello vergine su cui imprimere conoscenze e sapienza al fine di ottenere un essere superiore. L'uomo si collega direttamente al cervello ed imprime su di esso anche i suoi pensieri, che sono impuri verso la ragazza e di odio per il suo amante. Il risultato all’uscita del film fu un completo fiasco di botteghini e critica, inoltre il film fu accusato di essere simile ad Alien, ma Donen sottolineò che Barry ebbe l'idea diversi anni prima che il film uscisse.
Il film comuqnue è scenicamente suggestivo e d'impatto (questo grazie a John Barry) ma è narrativamente altalenante, talvolta confuso a causa anche dei problemi di produzione dovuti al cambio del regista. Il cast c'è tutto: Douglas è molto bravo, Keitel è un cattivo davvero inquietante e poi aleggia per tutto il film la bellissima Farrah Fawcett, da cui è impossibile staccarle gli occhi di dosso. Purtroppo, nonostante le belle idee della sceneggiatura di Martin Amis, non riesce nel dare potenza a questa fantascienza, che è si rivoluzionaria per l'epoca, ma anche troppo impiastrata. Comunque, nonostante il disastro che è stato, si lascia guardare più che degnamente. Più di tutto però bisogna citare l'automa pazzoide che fa da mattatore, che attraverso un insolito design regge la scena, incutendo anche del terrore viste le sue azioni e nel suo discorso prima del finale, che in qualche modo anticipa quello che sarà poi il Terminator di James Cameron.
Il film comuqnue è scenicamente suggestivo e d'impatto (questo grazie a John Barry) ma è narrativamente altalenante, talvolta confuso a causa anche dei problemi di produzione dovuti al cambio del regista. Il cast c'è tutto: Douglas è molto bravo, Keitel è un cattivo davvero inquietante e poi aleggia per tutto il film la bellissima Farrah Fawcett, da cui è impossibile staccarle gli occhi di dosso. Purtroppo, nonostante le belle idee della sceneggiatura di Martin Amis, non riesce nel dare potenza a questa fantascienza, che è si rivoluzionaria per l'epoca, ma anche troppo impiastrata. Comunque, nonostante il disastro che è stato, si lascia guardare più che degnamente. Più di tutto però bisogna citare l'automa pazzoide che fa da mattatore, che attraverso un insolito design regge la scena, incutendo anche del terrore viste le sue azioni e nel suo discorso prima del finale, che in qualche modo anticipa quello che sarà poi il Terminator di James Cameron.
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