Days of Thunder (1990) Top Nascar, quanto mi manca il cinema di Tony Scott
Verrebbe da dire che la comparazione con un altro classico di Tony (uscito solo quattro anni prima) è naturale, del resto nella filmografia di un regista tante volte questo può accadere, ma trovare sfumature che lo dividono dal suo predecessore è difficile invece Mr. Scott anche qui fa centro usando la stessa formula ma in un altro genere. Ispirato alla vita di Tim Richmond, un vero pilota della Winston Cup degli anni '80, e ricco di azione e derapate sulle curve dei circuiti NASCAR, Days Of Thunder racconta la storia di Cole Trickle, un pilota di Indy Car che si dedica alle stock car per assicurarsi una carriera da pilota professionista.
L'agonismo sportivo è frutto di grandi storie (vedasi Ron Howard con il suo Rush, giusto per rimanere in tema di corse automobilistiche), in questo la sceneggiatura di Robert Towne (esponente della New Holywood sempre poco citato) e dello stesso Tom Cruise non si lascia mancare niente: rivalità (con dei grandi Michael Rooker & Cary Elwes), amore (una stratosferica Nicole Kidman, inutile perdersi nei dettagli perché il fu galeotto), mentori (un Robert Duvall in stato di grazia, come sempre) e figure puramente di sponsor (Randy Quaid caratterista come pochi) formano un esempio coeso di come un film sulle corse automobilistiche debba essere reso su pellicola.
Lo stile ultracinetico di Tony Scott coadiuvato dalla bellissima fotografia di Ward Russell si sposa benissimo su pellicola e regala al contempo una sfida che difficilmente lascia interdetti. Tony Scott non ha mai lasciato nulla al caso e per citare Tarantino: - Sì, sì, ridete ma seriamente sono un grande fan. Per me Giorni di tuono è il film che Grand Prix e Le Mans avrebbero dovuto essere. Certo, aveva un grande budget, grandi star e un grande regista come Tony Scott, ma aveva il divertimento di quei primi film della AIP. -
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