Jeepers Creepers 2 (2003) Il secondo canto del diavolo
Continuando sul selciato dei (miei) seguiti adolescenziali era indiscutibile la presenza di "Jeepers Creeper 2": quello che è stato l’ultimo passo prima del buio assoluto, fino al discutibile ritorno negli ultimi anni del Creeper creato dal regista Victor Salva (sottofinanziamento di Francis Ford Coppola). Il film fu distribuito nelle sale dalla United Artists negli Stati Uniti il 29 agosto 2003, ricevendo recensioni per lo più negative da parte della critica. Con un budget di 17 milioni di dollari, il film incassò tra i 63,1 e i 120 milioni di dollari in tutto il mondo. In appendice fu di Coppola l’idea di strutturare l'azione del film nei medesimi ventitré giorni narrati nel primo film, e per la precisione nel ventitreesimo giorno, al fine di evitare un terzo capitolo. Il titolo alternativo per il film era "Like a Bat Out of Hell, ovvero "Come un pipistrello fuori dall'Inferno".
In queste occasioni, come sequel, si possono notare i cambi di registro rispetto alla prima pellicola (nel bene e nel male). Si vede come a due anni di distanza, il regista Salva abbia deciso di variare molto la messa in scena, rispetto al primo film che aveva tutta una sua personalità. Ho detto cambio di registro, perché la narrazione è molto più virata verso un classico teen slasher visto che alla fine i malcapitati sono un gruppo di ragazzi bloccati su uno scuolabus che vengono pian piano decimati. Vi è un aumento di tensione e azione, mettendo da parte il classicismo (citazionista) horror che aveva contraddistinto il primo capitolo, accentuando violenza e mostrando un po’ di più la creatura all’opera. Onestamente, con l'assalto di film horror a basso budget negli ultimi anni rivedere JP2 è stata una boccata d'aria fresca. Verrebbe da dire che non li fanno più come una volta. Una creatura dai fantastici effetti pratici e una fotografia superiore alla media. Puoi sentire un grande disegno in questo film, qualcosa di raro in produzioni horror contemporanee.
Ma tra tutto questo che ho elencato, il corpus della pellicola è solita prassi rispetto all’incipit e all’epilogo. Non stupisce che queste due parti (testa/coda della pellicola) siano state affidate a un esperto attore come Ray Wise in grado di dare vita all’imposizione scenica di esse, nella semplicità di quelle che sono le normale emozioni umane (per un horror che ha sfiorato il direct-to-video, per volere del regista stesso) la scrittura sfoggia una bellissima storia che “chiude” il cerchio con un finale che richiama una vendetta epica, attraverso a un monologo che difficilmente ancora mi sono scordato a distanza di tanti anni (ormai 20). Anche se potrebbero mancare alcuni degli elementi unici del film originale (come il camion del Creeper, la canzone del titolo, ecc.), questo sequel è comunque un thriller altamente energico e talvolta inquietante. C'è molta azione, effetti speciali di trucco impressionanti, momenti di umorismo raccapricciante e una suspense serrata a guidare il tutto. Ancora una volta Salva offre buoni tocchi di regia e una storia divertente. Il cast, guidato dall'attore veterano Ray Wise, è buono. Particolarmente brave sono le giovani star relativamente sconosciute: Nenninger, Aycox, Schiffner, Brown, Hammond, Delfino e infine la comparsata di Justin Long. Breck ritorna nei panni del Creeper ed è più inquietante che mai. Sebbene “Jeepers Creepers 2” non sia mai così spaventoso come il suo predecessore, è un sequel molto divertente.
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