Beowulf (2007) La leggenda di Beowulf secondo Robert Zemeckis
Era da un po' che volevo parlare di questa pellicola, già in programma nel Dicembre dello scorso anno, ma tra una nuova visione e un'altra mi era stato difficile incastrarlo qui su Once. Questo lungometragggio animato era un passo dovuto durante la mia scorsa maratona filmica del regista Zemeckis, facente parte del suo trittico animato d'inizio duemila di stampo direi quasi invernale, di cui gli altri capitoli parlerò spero presto. Il tutto inizia con Neil Gaiman e Roger Avary (co-autore delle sceneggiature di Tarantino per un certo periodo), i due scrisserò un adattamento cinematografico legato alla famosa figura mitologica dell'omonimo poema (Beowulf) nel maggio 1997 (si erano incontrati mentre lavoravano a un adattamento cinematografico di The Sandman di Gaiman nel 1996 prima che la Warner Bros. lo cancellasse). La sceneggiatura poi fu opzionata dalla ImageMovers, nello stesso anno, con produzione della DreamWorks con Avary stesso come regista e Robert Zemeckis come produttore. Avary al tempo dichiarò di voler realizzare un film su piccola scala e grintoso con un budget attorno ai 15-20 milioni di dollari, sulla falsa riga di "Jabberwocky" o "Excalibur".
Che Zemeckis fosse qualcosa in più che un cineasta del miglior cinema mainstream lo si sapeva, e ancora una volta ne abbiamo la conferma. Può anche darsi che fare un fantasy oggi sia convenzionalmente cool (del resto con il genere si misurano ormai cineasti di varia natura) e che realizzarlo in motion picture, con lo stile dell'animazione tridimensionale sia un modo piuttosto ammiccante di sbancare i box-office, ma Beowulf è un film visivamente splendido, che riesce nella non facile impresa di aggiungere sfumature psicologiche non banali sorpassando la stupefacente ma spesso sterile spettacolarità di "eventi" del genere. Direi che passati i suoi 15 anni il film regge ancora la sua fama che lo rese ben accolto al tempo, nonostante qualche difettuccio comprensibile, visto che la grafica, da allora, ha fatto passi da gigante. La sceneggiatura di Neil Gaiman e Roger Avary (il soggetto dal fumetto da cui è tratto era sempre loro) regala tutto quello che si può chiedere al genere fantasy con tanto di colonna sonora del mitico Alan Silvestri. La storia è densa di sangue, tradimenti, sesso, ironia e combattimenti. Zemeckis ci mette tutto alla regia avendo piena libertà , non per nulla mischiare attori reali con computer grafica è stato uno dei tanti suoi famosi lavori nella settima arte. Gran cast di attori: Ray Winstone, Hopkins, Malkovich, Robin Wright, Brendan Gleeson, Crispin Glover, Alison Lohman e per finire una più che mostruosamente affascinante Angelina Jolie. Ottimo anche il doppiaggio italiano.
Non è un brutto film ma, negli stessi anni (un po' prima) usciva Beowulf & Grendel, che m'è piaciuto molto di più... Comunque ogni ripresa di questi miti è benvenuta.
Film che amo ed odio come pochi altri 😂 guilty pleasure d'eccezione, ma la perizia di Zemeckis è innegabile e impreziosisce anche le peggio cafonate. Penso che con una diversa sensibilità questa variazione sul tema avrebbe potuto riservare gioie ben diverse...
Non è un brutto film ma, negli stessi anni (un po' prima) usciva Beowulf & Grendel, che m'è piaciuto molto di più... Comunque ogni ripresa di questi miti è benvenuta.
RispondiEliminaQuella è una pellicola che debbo recuperare, mi ricordo anche di quella con Lambert e Rhona Mitra.
EliminaFilm che amo ed odio come pochi altri 😂 guilty pleasure d'eccezione, ma la perizia di Zemeckis è innegabile e impreziosisce anche le peggio cafonate.
RispondiEliminaPenso che con una diversa sensibilità questa variazione sul tema avrebbe potuto riservare gioie ben diverse...
Direi che nel suo trittico d'animazione, questa in particolare, risulta la più anticonvenzionale e rozza nella narrazione.
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