Godzilla 2000: Millennium (1999) Godzilla contro gli UFO Robot
Le ere Showa e Heisei vennero messe da parte per l’inizio di una nuova. Alla regia venne chiamato Takao Okaware (veterano dell’era filmica precedente di Godzilla) il quale optò per un nuovo design più aggressivo della creatura, applicando allo stesso tempo, uno stile di regia più Hollywoodiano. Vi è anche da dire che questo film è il primo del franchise ad usare la computer grafica. La trama rivede nuovamente gli alieni entrare in gioco; la civiltà extraterreste si presenta come una nave aliena senziente (dalla forma di un'enorme roccia allungata, tipo un monolite di Kubrickiana memoria), interessata a Godzilla per poter scegliere delle nuove sembianze da adottare per conquistare il pianeta terra. Il tutto è presentato con un comparto tecnico mai visto nelle pellicole precedenti.
I dialoghi dei personaggi sono decisamente più interessanti, dato che lo stile più articolato della sceneggiatura attribuisce un suo perché a tutti gli eventi della storia. L'imponenza e la minaccia di questo enorme "masso" alieno cattura l'attenzione dello spettatore come un qualsiasi altro blockbuster americano degno di nota, mettendo da parte addirittura la figura del lucertolone. Tuttavia la bellezza di questo film sta anche nel riscatto finale di Godzilla; il famoso Kaiju sembra incazzarsi ferocemente con la sceneggiatura, inscenando negli ultimi 30 minuti un combattimento dalla bellezza scenica impressionante (Merito anche dell’entrata in scena di Orga). Molto imponente e suggestiva la scena conclusiva prima dei titoli di coda, che dimostra nuovamente la pericolosità del mostro giapponese, predatore quasi invulnerabile che sovrasta con la sua ombra titanica l'essere umano. La metafora con la pericolosità rappresentata dalle armi atomiche e palese anche a due passi dal nuovo millennio.
Tirandola corta infine, questo ventitreesimo film di Godzilla e prima pellicola dell'era "Millenium" apriva le porte verso un'universo che già dai primi passi mostrava un'ambientazione molto più apocalittica e dark. Davvero niente male, se visto dal verso giusto regala una nuova prospettiva alquanto interessante nonostante la trama abbia lo stesso canovaccio e qualche spacconata tipica dei blockbuster di fine anni 90 e inizio 2000.
Commenti
Posta un commento