Fright Night Part II (1989) Ammazzavampiri 2, di Tommy Lee Wallace


Anche se non ho parlato di quel classico che è il film originale di metà anni 80, mi permetterete di introdurne il seguito che risulta essere sulla falsa riga. Chissà come mai si è persa la tradizione di fare seguiti del genere, seguendo la formula "più grande = migliore" "Fright Night Part 2" è una sardonica estensione dell'originale, per nulla integrale o ispirata, ma ne offre un brivido simile e trova molti modi nuovi e interessanti per affrontare la narrazione. Siamo fondamentalmente nello stesso scenario, solo che questa volta rinunciamo a ogni pretesa di mistero sul fatto che esistano effettivamente dei vampiri (ha senso, lo sappiamo già comunque, dopo tutto) e invece ci tuffiamo a capofitto nell'azione. A differenza dell’eccellente originale di Tom Holland del 1985, "Fright Night Part 2" non richiede tempo per impostare la premessa e in realtà sovverte molte delle nostre aspettative.


Iniziamo con il nostro protagonista, il giovane Charlie Brewster, che ora è studente universitario e si è convinto, grazie alla terapia e alla sua nuova fidanzata (la biondissima Traci Lind), che gli eventi del film precedente fossero in realtà una forma di psicosi provocata dal trauma subito. incontrando il presunto serial killer, Jerry Dandridge. All'inizio, sembra che il film porterà una sorta di capovolgimento sui nostri due protagonisti: Charlie e l'altro personaggio che ritorna, il sempre brillante Peter Vincent interpretato da Roddy McDowell. dove Charlie si rifiuta di credere nelle "creature della notte" e Vincent ora deve convincerlo di cosa sta realmente succedendo. Tuttavia, il film lo elimina quasi immediatamente, il che è una sorta di benedizione in quanto consente essenzialmente alla Parte 2 di godersi quasi interamente gli stravaganti effetti di trucco e le buffonate mostruose della sua banda di malvagi succhiasangue senza soffrire una sorta di deja-vu.


Tom Holland ha sempre detto che vuole fare un terzo film che ignori questo seguito, suggerendo che non è un grande fan, tuttavia il regista Tommy Lee Wallace, braccio destro di Carpenter, fa un lavoro abbastanza decente nel saper imitare lo stile stabilito nell'originale e assicurarsi che tutto sia divertente ed eccitante in pieno stile anni 80. Non gode della stessa originalità del primo film, purtroppo risulta più un "more of the same" con un budget dimezzato e la mancanza del suo autore originale alla sceneggiatura. Nonostante queste pecche a monte, rimane un godibilissimo prodotto di genere con un regia appropriata come solo quella di Tommy Lee Wallace sapeva fare. La presenza dei nuovi personaggi interpretati da caratteristi come Brian Thompson (novello Reinfield) e in particolare da una più che in parte Julie Carmen favoriscono la riuscita della pellicola. Un film horror anni 80, dai buoni effetti speciali e con una tendenza alla commedia che però non barcamena troppo l'andamento narrativo. Sempre un piacere rivedere William Ragsdale e Roddy McDowall, una delle più stralunate coppie di ammazzavampiri che si siano mai viste.





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