Train to Busan (2016) Piaga zombi sul Busan Express


Senza dubbio una piccola (grande) gemma per il genere che rappresenta: toccante, tesissimo, non scontato, caratterizzato come si deve nella casistica dei personaggi coinvolti, plausibile e spettacolare nel mostrarsi. La Corea del Sud tra tutte le sue lezioni date per il cinema di genere può vantarsi anche questa per quello che riguarda il filone zombi (anche se siamo più dalle parti dei sickos di Danny Boyle e Alex Garland in "28 Giorni Dopo", ma son dettagli per i conoscitori), proiettando con questa pellicola una delle migliori rappresentazioni per gli accaniti fan sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo.



Tre anni prima "World War Z" aveva miseramente fallito, con la sua vena ultraspettacolate e ampiamente censurata nel montaggio, invece nel 2016 questa pellicola di Yeon Sang-ho restituisce con tutti gli onori le piene potenzialità di un soggetto simile, mischiando sapientemente horror, drama e action senza risparmiare nulla allo spettatore. Le dinamiche famigliari, sociali e militari sono tutte messe in scena con credibilità di fronte a una minaccia apocalittica del genere, nonostante la singola location (del treno) possa forse limitarne gli orizzonti risulta invece il miglior vincolo per mostrarne le variabili sia nel bene che nel male nelle scelte puramente umane date dallo state delle cose. Ottimo cast, tutti ben impersonati nelle loro variabili emotive, anche la colonna sonora supporta ottimamente il girato. Da brividi la scena nel finale che mi ha ricordato molto l'inizio di "28 Settimane Dopo".

Commenti

  1. Quanta ansia. E quante lacrime, sul finale.

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  2. Bellissimo, un 28 Giorni dopo Moltiplicato per World War Z al cubo.

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  3. Io come Erica, per uno dei migliori zombie movie dell'ultimo decennio.

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