martedì 25 aprile 2023

Il conformista (1970) La pura tecnica di Bernardo Bertolucci, un neo-noir barocco decadentista sulla conformazione al fascismo


- L'ho sempre detto io: fatemi lavorare nella merda ma non con un vigliacco. Per me vigliacchi, invertiti ed ebrei sono tutti una razza. Fosse per me li metterei al muro tutti insieme. Anzi, bisognerebbe eliminarli subito, appena nati. -


“Il conformista" di Bernardo Bertolucci, adattato dall'omonimo romanzo di Alberto Moravia, è il lampante esempio di come la pura tecnica cinematografica di altissimo livello si presta alle capacità di trasposizione di un romanzo nella settima arte. Il protagonista, Marcello Clerici, cerca infatti di riscattare la sua anormalità per mezzo dell'appartenenza al partito fascista e dell'adesione a un ideale condiviso da una maggioranza di persone in grado di non far mai venire meno la certezza di stare dalla parte giusta.

lunedì 24 aprile 2023

Planet Terror (2007) Grindhouse mon amour, Incubo sul Texas contaminato di Robert Rodriguez


Planet Terror è figlio di un progetto (dedicato al cinema di genere) che originariamente prevedeva un unico film (uscito sotto il titolo Grindhouse come double feature solo negli States), firmato a quattro mani da quei mattacchioni di Quentin e Rodriguez, ma poi naufragato in sede di distribuzione a causa del botteghino (Weinstein come sempre) con la decisione di distribuirlo in due film all'estero (con le dovute revisioni di montaggio). La pellicola di Rodiguez rivela già nei primi minuti (ma anche dal finto trailer che lo anticipa, l'iconico "Machete" divenuto poi anch'esso lungometraggio) la sua natura omaggiante, il cinema del grande John Carpenter ma in particolare  Umberto Lenzi su tutti tanto che si può definirlo una versione moderna di "Incubo sulla città contaminata".

venerdì 21 aprile 2023

Death Sentence (2007) Il giustiziere della notte secondo James Wan

Una pellicola tra le più cupe e funeste che si possono trovare nella filmografia di James Wan, un seguito ideale della storia del giustiziere della notte (tratta dall’omonimo racconto di Brian Garfield e appendice di quel Death Wish che rese celebre Charles Bronson), racconta quasi esasperando, i tratti dell’angoscia, l’evolversi della vendetta di un padre di famiglia in un crescendo di deliberata follia, che macchia di morte e sangue il suo presente. In Death Sentence la vendetta è un sincero atto di deliberata violenza che non giova a nessuno coinvolgendo tutti: criminali, persone comuni e macina l’umanità sino a distillarne un superstite; quel Kevin Bacon (Ottimo per la parte il quale dona una trasformazione veramente degna di nota), che troviamo raggelato alla fine della corsa, dove la retorica di Wan è spietata, dolente nel rappresentare un personaggio finale che ha perso i suoi connotati umani, al punto da apparire lui stesso un mostro, uno zombi. I personaggi sono azzeccati a livello di scrittura, oltre al protagonista, possiamo trovare quello di Kelly Preston nel ruolo della moglie, ma quello che stupisce più di tutti è l'agghiacciante John Goodman (una vera e propria valle di lacrime), il procuratore di morte, il tenutario e amministratore delle attività criminose della gang assassina.

martedì 11 aprile 2023

The Fisher King (1991) La leggenda del re pescatore

Ecco consigliato come film del giorno (breve intermezzo dovuto, per dei trent'anni portati così bene) uno dei più interessanti del pazzo sandalo che porta il nome di Terry Gilliam. Una fiaba in grande stile, sceneggiata con pericolosa meticolosità: ambientato a Manhattan vede come protagonisti un barbone (Robin Williams) e un ex dj radiofonico (Jeff Bridges) che diventano personaggi di un'avventura tra il fantasy medievale e la psicologia gilliamica. Il regista trasforma i personaggi continuamente e i temi della vita, del lavoro e dell'amore sono metaforizzati sublimilmente con idee scenografiche e costumistiche geniali.

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