Odissea (1968) Uno dei migliori adattamenti dell'epica classica di Omero



A mani basse, uno dei migliori adattamenti dell'epica classica di Omero mai fatti al cinema/televisione, saranno passati anche più di quarant'anni ma la qualità dei mezzi creativi adoperati regge banco e sorpassa anche le più patinate produzioni Hollywoodiane. Nel 1968 sono uscite due Odissee degne di memoria cinematografica: una è quella fantascientifica di Stanley Kubrick (ispirata al breve racconto del 1948 La sentinella di Arthur C. Clarke, che è stato pure co-sceneggiatore del film) e l'altra è questa serie TV.





Franco Rossi e Piero Schivazappa utilizzano saggiamente attori e location per ricreare la magia della storia raccontata in un modo eccelso, in realtà vi è anche la conferma artistica di un altro autore (sempre relegato al cinema di nicchia qua in Italia) come Mario Bava che splende e ammalia con le suggestioni horror (l'episodio di Polifemo è la vetta del genere in questo, diretto tutto da lui con l'aiuto dello specialista Carlo Rambaldi) e prettamente fantasy/mitologiche che ben aderiscono al girato. Davvero, se ce ne fosse stato ancora bisogno qua Bava fa una lezione a tutti (passata/presente/futura) dell'immensità del suo talento cinematografico, usando per una volta un budget signorile con la quale la RAI e Dino De Laurentiis (per non parlare degli altri partner europei) hanno foraggiato l'intero progetto.




Da italiano posso affermare che produzioni valevano il canone RAI sotto tutti i punti di vista, ma lascia anche l'amaro in bocca di come ormai non riusciamo più nel produrre opere del genere. L'immenso valore artistico di questo sceneggiato è palpabile a mano, inutile sprecarsi nel dover elencare tutte le cose che funzionano (anche nei cambi rispetto alla storia originali, pochi ma ben scelti): partendo dal cast (Bekim Fehmiu, Irene Papas, Roy Purcell, Scilla Gabel, Barbara Bach, Juliette Mayniel, Samson Burke, Giulio Donnini sono stati sublimi), il doppiaggio maestoso, la fotografia/scenografia dove la scelta di voler usare i paesaggi della Jugoslavia per richiamare il fascino arcaico è stata geniale, colonna sonora e infine tutti quei piccoli dettagli aggiunti per aumentarne il valore effettivo di evocatività. Ripeto, questa è la perfezione di un adattamento con i contro, che resiste al tempo grazie anche alla sua qualità indiscutibile.

Commenti

  1. L'ho vista da bambino! Mai stato un fan della RAI. ma questa era veramente fatta bene.

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