Bowfinger (1999) Gli intrallazzi di Hollywood, il memorabile duo comico formato da Steve Martin ed Eddie Murphy diretto da Frank Oz



Finalmente trovo del tempo per poter parlare delle care vecchie commedie americane con le quali sono cresciuto, del resto solo una visione avevo citato da quando scrivo e quindi mi sembrava il momento giusto per mettere un altro tassello nelle visioni su Once. Visto che ci sono, come sempre, posso anche mettere in ballo il grande Frank Oz, estimato esponente del cinema americano (in tanti modi) che fino a ora non avevo mai potuto citare e che di questo film è il regista. Quello che tratto oggi è possibile definirlo come uno degli ultimi successi di Eddie Murphy (di cui in realtà la parte era stata scritta per Keanu Reeves) prima del suo lento declino, da cui bene o male si è ripreso in svariati modi nonostante tutto, questa pellicola fu voluta da lui stesso benché fosse impegnato con altre due produzioni al tempo, di conseguenza ebbe modo di girare le sue parti in sei settimane di finestra. Eddie Murphy si interessò a questo film quando seppe che avrebbe lavorato con Steve Martin, di cui è un grande fan. Il giorno dell'incontro con Martin e il regista Frank Oz, la prima cosa che disse riguardo al suo personaggio è che avrebbe dovuto essere "una superstar d'azione nera". Oz rispose chiedendo se questo significasse la sua partecipazione al progetto, e Murphy rispose di sì. Martin, in seguito, ha scherzato sul fatto dell'incontro, dicendo che "l'audizione di Eddie è stata MOLTO buona". Steve Martin è l'altro componente fondamentale di questo film, di cui è lo stesso sceneggiatore oltre che interprete, l'idea del progetto era nella sua mente da ben dieci anni prima di trasformalo in soggetto per Hollywood ed era basato su un fatto realmente accaduto: dove nel 1927, un regista russo girò di nascosto un filmato di Mary Pickford in vacanza e montò un intero film attorno alle sue riprese, creando l'illusione che Pickford fosse effettivamente la protagonista di questo film.
La trama vien da sé: Bobby Bowfinger è un aspirante regista e produttore cinematografico, che dopo numerosi tentativi di sfondare nel dorato mondo dello spettacolo, è sull'orlo della bancarotta. Per cercare di risollevarsi dalla crisi, ingaggia un gruppo di attori dall'aria non proprio professionale. Con il loro aiuto cerca di ingaggiare un popolare attore Kit Ramsey, per interpretare il ruolo di sé stesso ad un bassissimo costo. Il problema è che per fare questo l'attore non saprà di recitare la propria parte. Il risultato nonostante non fu compreso al tempo e sottovalutato, è un mix di simpatia e risate che oltre ai due importanti attori protagonisti, vede anche altri nomi famosi in ballo. Tra i tanti troviamo la biondissima Heather Graham, Jamie Kennedy, Robert Downey Jr., Christine Baranski e Terrence Stamp. Come dicevo prima, il soggetto in sé non è una vera e propria satira su Hollywood in generale (non ne possiede la necessaria cattiveria), ma mette alla berlina alcuni vezzi tipici dello star system (il riferimento a Scientology è plateale). Ma la cosa che risulta più interessante è quello piccolo spaccato che viene messo del mondo di Hollywood, che parte dalle grandi produzioni fino ad arrivare alle furbizie del mestiere che si debbono avere in quel campo. Numerose sono le trovate e scene geniali: la battuta madre "beccati stronzacchioni", la corsa pazza sull'autostrada, il sosia dell'attore che interpreta Eddie Murphy ovvero un doppione (io sono l'altro, un tema caro al mondo della lettura e non) impersonato sempre da lui e anche quando la carissima Heather Graham (nel ruolo della gnocca biondona disinibita in cerca di successo a Hollywood) mostre le sue grandi grazie sempre a quel doppio che reagisce a sua volta in maniera esilarante. Senza dimenticarsi il leggendario spezzone finale che non vi sto qui a spiegare ma che metterò alla fine di tutto.

Tirando le somme ci troviamo davanti a una spigliata e originale commedia girata nella giusta maniera dal veterano Frank Oz, che si dimostra, ancora una volta, a suo agio in questo genere di film. Sfruttando attori nel pieno della loro verve creativa e carisma, quali erano a fine anni novanta, come Steve Martin (doppiato da Kalamera) ed Eddie Murphy (con la voce del grande Tonino Accolla), contribuendo a sfatare il mito che ruota attorno agli attori di Hollywood trasformati in persone normali piene di complessi e di manie. Nell'insieme, è una pellicola scorrevole,genuina, frizzante e trascinante, che si colloca una spanna sopra quelle noiose e ripetitive cose che Hollywood ci propina oggi.

(quando si parla di finale con il botto, questo per me resta uno dei migliori film finti mai girati della storia di Hollywood)



Commenti

  1. Sottovalutatissimo, la scena dell'attraverso della tangenziale la cito spesso, una gran commedia poco ricordata con tanto di una bellissima Heather Graham. Cheers!

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    1. Penso sia uno tra i miei film preferiti di Eddie, al di fuori della sua sacra trinità, oltretutto è molto solido come storia. Heather è la classica biondona del mio cuore! Già sai!

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  2. Molto simpatico, e ricordo sempre con piacere ;)

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    1. Oltre che esserci cresciuto assieme, è sempre godibile come lavoro.

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