Upgrade (2018) L'uomo-macchina di Leigh Whannell

 


La parola del giorno, o defininizione qualsivoglia far intendere, è film gemello o per meglio scrivere all'inglese: twin films, cioè pellicole che condividono stesse tematiche (ma differentemente a livello di storia e personaggi) prodotte però da differenti studio. Il fenomeno può derivare da due o più società di produzione che investono in sceneggiature simili nello stesso periodo, provocando una corsa per distribuire i film al pubblico. Alcuni attribuiscono i film gemelli allo spionaggio industriale, al movimento del personale tra gli studi o al fatto che le stesse sceneggiature vengano inviate a diversi studi cinematografici prima di essere accettate. In questo caso però la somiglianza è più dettata da due fattori: l'attore che porta il nome di Logan Marshall-Green e il suo ospite tecnologico ovvero l'intelligenza artificiale STEM. Per essere chiari il film gemello a questo è senza dubbio Venom della Sony nelle quale sembra prendere pure l'attore protagonista, perchè come tutti sanno Logan è definito come il Tom Hardy dei poveri (immeritatamente).


Leigh Whannell è l'artifice del film (senza contare lo zampino di Jason e della sua Blumhouse), sia a livello di regia che di sceneggiatura difatti il suo tocco è presente e quando parlo di tocco intendo il suo classico colpo di scena finale. Essendo la mamma della saga di Saw (assieme a James Wan), in cui recitò pure in quella stanza, l'epilogo è sinceramente un'autocitazione bella e buona al suo tanto prolifico franchise. La trama del resto vien da sé: In un futuro non lontano, la tecnologia è utilizzata per controllare ogni aspetto della vita comune. Per il meccanico Grey Trace, che detesta la tecnologia moderna, la vita prende una svolta drammatica quando sua moglie Asha viene uccisa da un gruppo di uomini che dirottano la loro auto a guida automatica e lo lasciano paralizzato sparandogli al collo. Grey è costretto sulla sedia a rotelle e gli sforzi infruttuosi della detective Cortez di rintracciare gli assassini di sua moglie lo gettano in una profonda depressione. Dopo aver tentato il suicidio (fallito grazie al robot medico che rifiuta di somministragli una dose letale), Grey permette a Eron Keen, capo dell'azienda Vessel, specializzata in potenziamenti biomeccanici, di sottoporlo allo STEM, un chip sperimentale dotato di intelligenza artificiale che viene inserito nella spina dorsale e funziona come cervello secondario. Lo STEM cura Grey dalla paraplegia, ma Eron si accorda con lui di mantenere STEM un segreto.



Chiariamoci, non ci troviamo davanti ad un'analisi viscerale dell'uomo immerso della tecnologia come buona body horror di Cronenberg insegna (siamo più sul cyberpunk per intenderci). Le introspezioni futuristiche sono ridotte all'osso, dove l'innesto tecnologico fa più da pretesto per l'azione diretta (che trovo una bellissima variazione nelle riprese attraverso moderni trucchi dello smartphone, nel bilanciamento di ripresa). Gli attori partendo dal protagonista sono tutti validi e non fanno di esagerazione virtù nonostante la staticità dei personaggi. Permane tuttavia il pericolo dell'utilizzo pervasivo della tecnologia, quello sì. Tecnologia utilizzata per controllare ogni aspetto della vita comune. Il protagonista del film, Grey Trace, ne è l'emblema più scioccante. Lui vorrebbe starsene in santa pace a fare il meccanico e ad ammirare la sua Dodge Challenger fiammante, ma deve fare i conti con STEM, un chip molto particolare e permaloso che gli è stato innestato nel corpo per superare alcuni problemi di deambulazione. Fantascienza genuina in stile anni ottanta (particolarmente nella fotografia satura di colori di Stefan Duscio), con buona dose di azione e una spruzzata di pulp. A volte superficiale e frivolo nei dialoghi, al punto da creare momenti anti climatici, ma nell'insieme vale la visione.

Commenti

  1. Un buon film sì, niente da spartire però con Venom, che era parecchio deludente..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Comunque io ho ttrovato molto divertetne Venom, mi è sembrato uno Spawn 2.0!

      Elimina
  2. Era tanto che non si vedeva un bel film cyberpunk come questo, che per altro avrebbe meritato più visibilità. Cheers!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto Cyberpunk, chissà perchè mi è sfuggito il termine mentre scrivevo!

      Elimina
  3. Mi era piaciuto questo film, non un capolavoro ma comunque una visione appagante. è subito sparito dai radar, avrebbe meritato di più.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'importante è che sia capitato sotto la visione delle teste giuste. ;)

      Elimina

Posta un commento