MaXXXine (2024) Maxine goes to Hollywood, la figlia del predicatore pt. 2



Bava, Lenzi, Fulci e Argento questo passa per la testa seguendo le immagini che il film offre, Ti West con i suoi gusti orrendi: passamontagna, guanti e anfibi pesanti (sfido a cogliere la citazione) ma anche tanto gusto Hollywoodiano "ottantino" nel riproporre i classici slasher che fanno parlare ancora di sé l'Italia nel mondo. Se da una parte il tecnicismo a sfondo classico, applicato con dovizia in X, qua si rende molto più citazionista; forse anche Craveniano in un certa forma metacinematografica, la trama pur rimanendo per certi versi scontata (ma non per questo imprevedibile) regala ottime scene altrettanto orchestrate bene (l'uccisione nella videoteca è da manuale).



Mia Goth sancisce l'apice della carriera del suo personaggio chiudendo il proprio cerchio narrativo e Ti West non delude la mia attesa. Particolarmente variegato (Debicki, Monaghan, Cannavale, Collins, Esposito) il cast di contorno, tutti messi a loro agio narrativamente e di conseguenza interpretati con carisma, ma sul lotto mi sento di premiare Kevin Bacon con il suo investigatore privato in stile Chinatown di Polanski davvero la variabile X del girato. Il film parte subito in quinta con l'audizione, probabilmente scena madre del film, per poi seguire il classico canovaccio degli slasher senza contare il colpo di scena che poi alla fine tanto non lo è. Rispetto agli altri due capitoli questo terzo atto gira molto più attorno a sé stesso, lasciando quando può spazio anche agli altri personaggi (ma non esageratamente). Se siete fan dei film di De Palma, probabilmente troverete pane per i vostri denti perché i richiami a "Body Double" ci sono tutti.




West ha fatto un buon lavoro nel riprendere un sacco di cose fantastiche di quell'epoca. Ottima la colonna sonora, tra brani d'artisti e le composizioni di Tyler Bates concatenano sia l'evocatività della decade scelta ma anche l'aspetto narrativo del film. Da citare anche il lavoro alla fotografia di Eliot Rockett, le scenografie di Jason Kisvarday, i costumi di Mari-An Ceo e infine gli effetti speciali vecchia maniera di Jeremy Hays. Un b-movie con manie d'alto budget (e forse di perfetta trilogia agli occhi dei fan), una bionda alla Hitchock e forse io posso accettare un terzo capitolo degno della trilogia a cui appartiene.




Commenti

  1. Veramente un gran film, anche se diverso dal precedente X, che era più particolare, e forse meno adatto a un grande pubblico.

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