You're Next (2011) La tigre, la volpe e l'agnello

"Tu sei il prossimo" gridava la tipica frase del wrestler Goldberg al suo avversario, solo che in questo caso il "You're Next!" non è diretto ad un wrestler ma bensì, scritto col sangue sopra un vetro, a delle vittime ed il luogo non è un'arena della WCW/WWE ma una villa/baita appartata dalla società. Adam Wingard, il regista di questo atipico home invasion, è un talento innato facente parte di quel giro artistico che mescola la new wave horror underground americana con la mumblecore di cui fanno parte: Ti West, Joe Swanberg, Larry Fessenden, Simon Barrett, A.J. Bowen, tutti quanti generalmente onnipresenti in ruoli misti nelle proprie pellicole. Questa pellicola fece il giro dei festival raccogliendo consensi, per poi finire addirittura acquistato dalla Lionsgate, You’re Next nonostante sia lontano dal divenire un game changer (cioè pellicola stravolge le regole di un genere) gode dell'accattivante messa in scena di Wingard dove il suo stile composto da grandi dosi di humour nero, cinepresa dinamica e conoscenza del genere evita i suoi limiti e stereotipi invece che perdersi.
La trama (scritta dal socio Simon Barrett) è quanto di più semplice sia ipotizzabile per un home invasion: abbiamo la famiglia Davison, ricchi borghesi, che si riuniscono nella villa (ovviamente isolata) dei genitori per un cenone per il quale ognuno dei figli ha portato i rispettivi consorti (nelle dinamiche sembra richiamare Festen). Nel bel mezzo di tale ritrovola la casa viene presa d’assalto da invasori mascherati da animali e armati di balestre, che iniziano a sparare per uccidere. La bellezza di questa visione quindi è quella di giocare nei confini dell’home invasion in modo divertente e intelligente senza risultare pretenzioso, esaltando quindi a suo modo sia quelli che cercano il solito prodotto e sia quelli che mai lo toccherebbero se non con la promessa di trovarsi davanti a qualcosa di visivamente interessante.
In conclusione Wingard tende a mostrare i personaggi e dirigere gli attori tramite l'estetica da film indipendente lasciando agli attori la libertà di improvvisare, ma soprattutto non dimentica che sta girando un horror e il succo del film rimane quello che dovrebbe essere sempre il succo di questo genere di film: sangue che scorre a fiumi e omicidi creativi. Menzione d'onore alla cazzuta scream queen della situazione, ovvero una Sharni Vinson che attraverso la "rambizzazione" del suo personaggio regala degli ottimi spunti e fornendo non la solita ragazza in pericolo prova di qualsiasi tipo di carisma o appeal.

Commenti

  1. Non lo vedo dall'uscita al cinema, anche questo, ma l'avevo adorato. Bello inquietante e anche ironicamente stronzo, come piace a me!

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  2. Continuo ad avere il dubbio se l'ho visto o meno anche dopo averti letto... non mi dice nulla ma i tizi mascherati un po' sì.
    O ho visto solo il trailer o fa parte della categoria dei film horror che quando non mi piacciono, li rimuovo. Penso più la prima però, se è stato così tanto acclamato.

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    1. Ho apprezzato molti i dialoghi, molto black humour quasi da commedia.

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  3. Semplice eppure ottimo, davvero un bel film, davvero gran Wingard ;)

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    1. Concordo! Molto semplice ma ben diretto ed orchestrato.

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