From the Back di Egon Schiele, 1910
Standing male nude di Egon Schiele, 1911
Secondo Egon la raffigurazione reale ma non mimetica della realtà era propedeutica al movimento espressionista: soggiogare le figure in posizioni scomode e improbabili fornisce una chiave di lettura da ricercare lontana dalla semplice ritrattistica, pur senza fornire chiare indicazioni all’osservatore. Questa sconfortante perplessità la si può percepire nel film quando troviamo Arthur seminudo, si può notare una sorta di annullamento dell’uomo che lo porta all’oblio. Il protagonista è spesso ripreso di spalle nel corso del film, sia per enfatizzarne l’andatura sghemba, sia per evidenziare le spalle ricurve e cadenti, stanche e disilluse, trasposizione corporea dell’isolamento e delle violenze che quotidianamente deve affrontare. Anche nella sicurezza di casa sua, Arthur si trova spesso a confrontarsi con il proprio corpo deperito, a distenderlo in cerca di sollievo, di slancio, di speranza; ma poi si richiude nel pallore che ne tratteggia la spina dorsale, portando in superficie i limiti di un animo incapace di sfogare le proprie frustrazioni.
Soir bleu di Edward Hopper (1914)
Hopper qui opera una traslazione fantastica di un momento di vita per suggerire all'osservatore che, nella società a lui contemporanea (ma il discorso è di grande attualità), tutti, pur condividendo gli stessi spazi, gli stessi atteggiamenti, le stesse frequentazioni, siano in qualche modo alienati, ci sia incomunicabilità. Addirittura, la coppia all'estrema destra neppure si guarda negli occhi: l'uomo distoglie completamente lo sguardo dalla donna che lo accompagna. Contemporaneamente, a noi è riservata la parte dei voyeur che scrutano la scena: il fatto che la prostituta, in piedi (forse alla ricerca di clienti), sia l'unica a guardare verso l'esterno, e cioè verso di noi, potrebbe essere un monito che rende palese la nostra condizione.
Eh sì, questi omaggi artistici li avevo colti.
RispondiEliminaForse non così precisamente, ma sapevo che c'era qualcosa della quotidianità hopperiana o dei corpi contorti schiele...trici :p
Dopotutto è un gran film!
Moz-
L'ultimo di Hopper è solo un mio collegamento, forse per questo non l'avevi notato. ;)
EliminaBellissimo, ti leggo da poco, ma molto affascinante davvero l'accostamento di questi quadri.
RispondiEliminaTi è piaciuto Joker?
Si è un buon film, costruito su solide basi. Grazie per la visita ;)
EliminaGran bel post. Mi è piaciuto molto Joker, ma ammetto di non aver assolutamente colto queste citazioni artistiche.
RispondiEliminaCerte volte possono essere colte da chi è solito masticare un po' d'arte. Normale quindi che ti possano essere sfuggite. ;)
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