Urban Legend (1998) Leggende metropolitane assassine


Questo è un residuo bellico di visione che mi ero lasciato dietro, nella maratona dedicata al genere slasher a cavallo tra gli anni 90 e gli anni 2000 fatta un anno fa (circa). Trovo il tempo per rimetterlo in ballo, visto che ho notato la sua assenza qua su Once, quindi che dire di "Urban Legend"? Sicuramentr è uno slasher post-Scream tra i più riusciti nel suo piccolo, ovvero un divertente mix di horror e umorismo. Il cast è di bellocci come sempre e la rivelazione dell'assassino non è ovvia o scontata. Il killer non ha un soprannome accattivante come Ghostface, ma come ma porta a termine il lavoro e funziona ottimamente a livello visivo. Sangue al minimo utilizzato nelle uccisioni ma dannatamente efficace. Questo slasher economico, sciocco, girato a Toronto è uno dei migliori sfacciati knockoff di Scream semplicemente perché è ovvio quanto si diverta nel farlo. La premessa di un serial killer pazzo che inscena/modella le proprie uccisioni sul folklore delle leggende metropolitane è molto eccentrica e la maggior parte del cast che interpreta gli archetipi scherzosi e derivati del college che lo circondano sono una raccolta casuale di attori televisivi di rete dal volto fresco o attori iconici del genere horror, ma in qualche modo il regista Jamie Blank riesce a venderlo come un pezzo ben oliato di costruzione di film di genere.


Probabilmente l'idea dello sceneggiatore Silvio Horta di proporre un killer che s'ispira alla leggende metropolitane è la chiave di lettura vincente del prodotto. La regia di Jamie Blanks è più che adatta al genere, rende bene l'idea dell'atmosfera di sospetto e morte che aleggia in tutta l'ambientazione in cui si muovono i personaggi. Cast solido: Alicia Witt (la più debole Scream Queen che abbia mai visto, forse unica nota stonata della sceneggiatura), Jared Leto, Michael Rosenbaum, Joshua Jackson e quella immancabile biondona anni '90 che porta il nome di Tara Reid (fellatio al microfono mon amour), sono tutti ben impersonati e mai troppo sopra le righe. A questa buona prova del cast aggiungiamo caratteristi di vecchia data come Robert Englund, John Neville, Brad Dourif (l'incipit iniziale con lui è da manuale), Julian Richings e il gioco è fatto. Ma su tutti spicca la incredibile prova della riccia capriccia Rebecca Gayheart, veramente un fulmine a ciel sereno che a tratti mi ha ricordato la Pfeiffer di "Batman Returns". Nonostante sia sulla scia di Scream e del suo successo, risulta un'ottima prova per il genere a cui appartiene.




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