The Pledge (2001) Sulle tracce del serial killer


Thriller drammatico non convenzionale per modalità di sviluppo/tensione nella storia. Il film di Penn risente del tipico filone del killer misterioso anni 90, solo che il protrarsi della storia mostra più l'ossessione/determinazione del detective che segue senza sosta il caso, interpretato magnificamente dal solito Jack Nicholson. Un gran cast fa da contorno in ruoli più o meno decisivi (Robin Wright, Aaron Eckhart, Sam Shepard, Helen Mirren, Tom Noonan, Mickey Rourke, Harry Dean Stanton, Benicio del Toro) passato inosservato alla sua uscita merita un sguardo anche solo per la particolare fotografia e la colonna sonora.



The Pledge risulta in più di un interessante prodotto (forse poco menzionato) che esplora la natura sia delle promesse che dell'ossessione, il tutto avvolto nelle trappole di un thriller girato con eleganza e di alta qualità. La regia di Sean Penn è molto impostata, la fotografia di Chris Menge è vibrante e lussureggiante (particolarmente nel ritrarre i paesaggi), la musica di Klaus Badelt e Hans Zimmer è semplicemente inquietante quanto evocativa, e il tutto è completato da una performance potente di Jack Nicholson. La sceneggiatura di Jerzy & Mary Olson-Kromolowski è basato sul racconto del 1958 di Friedrich Dürrenmatt The Pledge: Requiem for the Detective Novel. Dürrenmatt scrisse il racconto per perfezionare il tema che aveva sviluppato originariamente nella sceneggiatura del film tedesco del 1958 It Happened in Broad Daylight con Heinz Rühmann.



La storia potrebbe essere considerata derivativa e allungata nei tempi narrativi, ma non importa quando gli elementi tecnici sono così affascinanti e i temi che si intrecciano sono così dominanti e determinanti. Alla fine del film, sarai così coinvolto nella storia che ci vorrà un po' per realizzare il percorso oscuro e devastante che il film ha mostrato. Davvero, The Pledge è il più avvincente dei thriller. Tutto sommato, è altamente consigliato a chiunque apprezzi un thriller di qualità a combustione lenta. Idealmente si potrebbe prefiggere come un cavo teso tra gli aspetti inquietanti di Seven e l'elaborazione investigativa elaborata da David Fincher in Zodiac.

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