Life (2017) Calvin da Marte

La genesi di questo film è cominciata nel 2015, Deadline Hollywood annunciò che Daniel Espinosa avrebbe diretto un film ambientato nello spazio e intitolato Life, da una sceneggiatura di Paul Wernick e Rhett Reese, sotto la produzione di Skydance Media e prevedeva nel cast: David Ellison, Dana Goldberg, Bonnie Curtis, e Julie Lynn. Successivamente la Paramount Pictures cercò di gestire i diritti di distribuzione del film, anche se l'accordo non fui mai confermato. Nel 2016, Rebecca Ferguson si aggiunse al cast, seguita da Ryan Reynolds, Hiroyuki Sanada, Olga Dihovichnaya, Ariyon Bakare ed infine Jake Gyllenhaal. Sony Pictures alla fine si aggiudicò i diritti di distribuzione mondiale e co-finanziareamento della, con Skydance.  Le riprese principali del film furono fatte agli Shepperton Studios di Londra. Per emulare la mancanza di gravità, gli attori sono stati sospesi da fili che sono finiti cancellati in post-produzione e la maggior parte degli effetti visivi sono stati gestiti da Double Negative, esclusi gli otto minuti iniziali del film, realizzati da Industrial Light & Magic utilizzando il modello ISS scolpito da Double Negative. Quella scena è stata descritta da Daniel Espinosa come "la versione inversa di Gravity. Gravity guarda la vastità dello spazio attraverso l'uno. Volevo guardare la claustrofobia."Espinosa ha detto che Life è stato girato per fare un film di fantascienza film che si lega a questo altro grande genere americano, che è il noir , con la morte del personaggio più carismatico che sembra essere il protagonista, usando Psycho come esempio, Espinosa ha spiegato che Reynolds era diventato la sua Janet Leigh. Il compositore Jon Ekstrand compose la colonna sonora mentre lavorava con Espinosa. Ekstrand mirava a creare una "colonna sonora atonale-horror con alcuni elementi melodici", per lo più incentrata sulla musica orchestrale mentre si apriva con toni più melodici e classici cinematografici per non rivelare le trappole horror all'inizio. Espinosa disse specificatamente a Ekstrand di cercare un suono che ricordasse Bernard Herrmann, con qualche influenza da György Ligeti per fare riferimento alla musica del 2001: Odissea nello spazio. 

Nel trailer di presentazione fu adoperato un filmato d'archivio di una folla che reagisce a Spider-Man che cattura Gwen Stacy di Spider-Man 3. Questo dettaglio (come al solito tra i fan) portò a teorie secondo cui Life era segretamente una storia di origine per il simbionte presente in Spider-Man 3, teoria resa più popolare dall'annuncio di un film su Venom per il 2018. Il giorno dopo che la storia è scoppiata, e che gli sceneggiatori di Life, Rhett Reese e Paul Wernick, avevano già scritto una sceneggiatura di Venom. Alla domanda su questa teoria in un'intervista a Collider, Daniel Espinosa confermò solamante di essere un fan di Venom. Parlando invece della trama: L'equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale riesce a recuperare con successo una sonda proveniente da Marte che era alla deriva nello spazio. Il team di astronauti, composto dal biologo Hugh Derry (paralizzato dalla vita in giù), l'ufficiale Miranda North, il comandante Ekaterina Golovkina, il tecnico Sho Murakami, l'ingegnere Rory Adams ed il dottor David Jordan, è incaricato di studiare il campione recuperato dalla sonda per trovare possibili forme di vita extraterrestre. Per prima cosa voglio far notare come tanti principi fondamentali del cinema di Carpenter siano sempre attuali, a discapito ovviamente del suo trattamento riservato da quelle canaglie di Hollywood. Perchè al di là della sua impronta moderna ha dentro di sè una variegata ispirazione dal cinema anni 80 senza se e senza ma.

Seconda cosa: ormai è parecchio difficoltoso essere originali nel cinema in particolare ad Hollywood. Tutte le strade sembra che siano già state percorse, molto abbondantemente atraverso i generi . Nemmeno la fantascienza sembra essere esclusa, genere che per definizione parrebbe offrire maggiori possibilità innovative in questi tempi moderni. Tali considerazioni sono valide anche per Life, che però è una visione interessante anche se aggiunge poco a game changer come Alien o La Cosa. L'altalenante regista Daniel Espinosa ( di cui non mi era dispiaciuto Safe house, mentre non ho mai visto Child 44) convince con questa storia ben girata negli spazi stretti ed ottimamente ricostruiti di una grande astronave . Naturalmente non mancano alcune leggerezze nella sceneggiatura. il vecchio vizio di toccare oggetti sconosciuti a discapito dei propri titoli scientifici sembra ormai un clichè dai tempi di Prometheus. Il tutto si svolge dentro una sonda spaziale che dopo aver raccolto un campione cellulare sul suolo marziano, incomincia a studiarlo e usando alcuni stratagemmi scientifici riescono anche a risvegliarlo da un sonno che dura chi sa da quanti millenni, tutto questo a le spese dello stesso equipaggio, che avrà di fronte un vero è proprio incubo, che ogni volta che si nutre di un essere vivente o altre fonti di nutrimento, diventa sempre più grande e pericoloso. Di conseguenza andremo a vedere il solito teatrino orrorifico e fatto anche bene per dirla tutta, dove i poveri astronauti faranno tutto il possibile per salvare loro e la terra dalla minaccia marziana, con l'equipaggio che via via, si va riducendo sino ai scontati due superstiti finali, ottimo il finale anarchico e cupo come Carpetner insegna. Interessante il cast con attori di rilievo, come Jake Gyllenhal (ben calanato nei panni dell'alienato spaziale) ormai una garanzia da molti anni, sorprendente Ryan Reynolds nel suo contenuto minutaggio ed ovviamente una sempre gradita sullo schermo Rebecca Ferguson. La colonna sonora è l'altra base su cui il film riesce a rendersi interessante assieme alal fotografia di Seamus McGarvey e alla già citata regia del regista cileno.

Ultimo appunto è per Calvin il marziano, che nel design risulta essere una delle creature più interessanti ed originali elaborate per un film del genere (assieme ai Neomorfi di Alien: Covenant). Il suo sviluppo la sua anatomia ricordano molto gli esseri presenti in The Abyss di James Cameron, ovviamente con una indole molto più letale e meno portata ai rischi dell'inquinamento globale.

Commenti

  1. Sembra interessante però boh, un po' troppo già visto. Magari gli darò una possibilità...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ero dello stesso parere anche io, alla fine me lo sono visto ben tre volte. Sarà un po' per Rebecca o per il finale, non saprei dirti! Grazie per la visita!

      Elimina
  2. Il marziano mi faceva venire la pelle d'oca, per questo ma non solo mi piacque all'epoca che lo vidi, non originale sì, però ha un'identità sua, buon film ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo, come ho scritto ho adorato il design della creatura molto moderno e particolare.

      Elimina

Posta un commento