The Gorge (2025) I cecchini a guardia delle porte dell'inferno




Allora, prima cosa, che Scott Derrickson fosse un regista con le giuste idee è una cosa che non sfugge sin dai tempi di "Hellraiser: Inferno" (il più interessante dei seguiti) e secondo che Zach Dean avesse un certo piglio per i blockbuster americani era intoccabile. Nonostante Scott non abbia il fido C. Robert Cargill alla sceneggiatura lo ha alla produzione, lo stesso dicasi per Derrickson stesso e Zach Dean, in questo non vi è nessuna perdizione nella voglia d'offrire un misto tra azione e romanticismo molto leggero (cosa che ne fa risentire un p' il lato horror).



Apple che muove tutti i fili alla produzione sicuramente sceglie due volti che riescono nel passare dall'azione, al drama e al romanticismo con un battito di ciglia: Miles Teller & Anya Taylor-Joy sono due scelte obbligate in un casting (la solita Weaver timbra il cartellino come pseudo-cattiva) del genere che vuole mettere una storia d'amore a due passi dall'inferno sulla terra. La trama di per sé racconta di due persone ai margini della società che si incontrano e si innamorano nel più improbabile dei luoghi, ma in questo vi è forza e semplicità nel racconto (aiutato da vari pezzi pop/rock che fomentato l'instaurarsi del rapporto "epistolare" tra i due), come anche della minaccia nascosta da una potente entità.




Talvolta pare d'incappare nella storia di "Resident Evil 5" e nel materiale più propenso a un certo duo come Anderson/Jovovich (ma questo non è male ai fini del puro intrattenimento). Dan Laustsen alla fotografia offre l'effetto Silent Hill/John Wick e il duo Reznor/Ross alla colonna sonora fomenta come sempre. Un film d'azione stile film e anni 2000 che sicuramente ha il sui fascino e rispetta tutti i gusti cinematografici che vuole toccare.



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