Sisu (2022) Il castigaNazi, Finlandesi senza gloria

 


Probabilmente uno dei figli di "First Blood" (Rambo) che si può permettere di essere un passaggio di torcia ideale nel 21esimo secolo. Il regista Jalmari Helande, scrive (ispirandosi a "Rambo" e alla vita del cecchino Simo Häyhä) e dirige un film molto minimale ma serrato a livello narrativo, usando gli splendidi paesaggi della Lapponia monta una storia che vede un cercatore d'oro (dal passato violento, ma dal cuore d'oro) che fa la festa ad un plotone scelto di Nazisti. Attraverso le esplosioni di violenza stile Tarantino e al carisma dei personaggi di Sergio Leone, racconta sia una storia dannatamente profonda quanto basta per creare interesse ed empatia col protagonista, ma che sa pure non prendersi troppo sul serio quando deve.

Un castigaNazi così non si vedeva dai tempi di Hugo Stigliz. Tramite semplici soluzioni di descrizione emotiva si può legare facilmente con il personaggio, i suoi sguardi nella ricerca dell'oro e l'amicizia con i suoi animali d'avventura sono semplici trovate,  ma che regalano una descrizione del personaggio che vale ben più di mille parole.



La visione nella sue modeste e semplici premesse di trama risulta davvero divertente, anche perché legata al classico genere "hanno scherzato con l'uomo sbagliato" di Bronsoniana memoria. Tra corpi smembrati e fatti a pezzi, sia di nazisti che di uno o due animali. C'è un'azione compiaciuta e serrata figlia di "Inglorius Basterds" che da un film della Cannon Group. Gente che viene colpita, fatta esplodere perché qualcuno gli ha lanciato in faccia una mina antiuomo. Ma la fotografia sbalorditiva; quel paesaggio della Lapponia con tutta la nebbia e il lavoro fatto con le illuminazioni risulta allo stesso tempo selvaggio e paradisiaco, il che, immagino si possa dire, incapsula in poche parole il tono di questo film. Tutto sommato, anche se a volte sembra che il film manchi di materiale e la violenza sullo schermo può sembrare un po' ripetitiva, grazie alla forte interpretazione del protagonista (non una sola parola fino al finale), unito allo straordinario lavoro tecnico e all'azione fantastica, direi che ne vale la pena. Senza contare la suddivisione in capitoli che richiama, in tema, ad un mitico pezzo dei Metallica.



Commenti

  1. Divertente e ben fatto, con un protagonista che è tutto un programma!

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    1. Pur non dicendo una solo parola per 3/4 di film. Se questo non è carisma!

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  2. Il mio guilty pleasure dello scorso anno, letteralmente una goduria!

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