The Life and Death of Peter Sellers (2004) Chiamatelo semplicemente Peter, mille volti per un solo (talentuoso) attore


L'HBO è sempre stata ottima nel produrre progetti interessanti (ultimamente si perde un po' nelle mega zizze, vi è da dirlo), dai film televisivi come "The Sunset Limited" o le serie "Boardwalk Empire", "True Detective" o "The Sopranos. Quindi non stupisce che anche questa volta faccia centro, traendo spunto dal libro di Roger Lewis che racconta la vita del grande attore britannico Peter Sellers e passandolo nella mani di un regista poliedrico con diverse pellicole sul groppone ma di genere diverso rispetto al biopic (nonostante si sia studiato, a dovere, i filmati personali dello stesso Sellers per girarlo). Stephen Hopkins, Il regista di: "Predator 2", "Spiriti nelle tenebre", "Lost in space" con questo progetto televisivo ci regala (forse) la sua miglior pellicola, grazie alla regia originale sia per stile che per scenografia, da citare in particolare l'entrata in scena di Stanley Kubrick.


Partendo (come sempre) dal fatto che secondo me i biopic danno solamente una piccola sfaccettatura di quello che è l'uomo vero, qui si è scelto un taglio molto drammatico evitando quel surplus d'ironia che tutti (me compreso) ci si aspettava visto il soggetto di partenza. Oltre che dare un punto di vista familiare al personaggio, regala anche qualche celebre citazione, passando cosi (e rivivendo allo stesso tempo) quegli attimi diventati iconici nel cinema mondiale dalla "Pantera Rosa" fino al "Dottor Stranamore". Nonostante avvengano dei cali nel ritmo della narrazione, questi non affliggono nella summa il film, ma questo grazie anche (e soprattutto) alla straordinaria performance di Rush. Posso dire che la pellicola ritrae molto bene l'estro di questo memorabile uomo di cinema, mia madre che lo conobbe in Svizzera tanti anni fa mi disse che l'immagine che dava di sé nelle serate mondane è proprio come quella riportata nel film. In lavorazione da tempo, The Life & Death of Peter Sellers è una drammatizzazione della trasformazione di Sellers da innocente star della radio ad attore di successo a Hollywood e infine a perdente, capace solo di realizzare seguiti mediocri di brutti film, è costruito come se Sellers stesse girando un film sulla sua vita, interpretando tutti, compresi i personaggi secondari. Eppure il film sa anche essere toccante con Sellers. Rappresenta un uomo dotato di abilità e capacità incredibili in cui il regista Stephen Hopkins ricrea le scene e i set dei molti film di Sellers con grande effetto.



Passando al cast, non si può che ricitare un poliedrico Rush, qui nelle vesti di quasi tutti i personaggi che hanno reso famoso Sellers, senza tralasciare l'uomp dietro all'attore, molto profondo e ben curato sia negli psicologici. Troviamo anche Lithgow preso dall'oscurità e messo ad interpretare il regista Blake Edwards, che a mio parere è veramente ben caratterizzato, ma da un professionista come lu questo e altro. La coppia di mogli formata dalla Watson e dalla Theron (chi se non altri poteva interpretare la biondissima Britt Ekland) è davvero ben studiata, sia come approccio al protagonista, sia come enfasi nella recitazione, mio parere la Theron che è sempre splendida porta una donna molto particolare. Ultimo ma non per questo minore è il mitico Stanley Tucci che qui si trova a vestire il pesante ruolo del Maestro Kubrick, che a parer mio gli è uscito benissimo nonostante il poco spazio narrativo. La composizione musicale svolge bene il suo compito, nonostante la regia non faccia peso a tale in molte scene, cosa strana visto che Mancini fece la storia della "Pantera Rosa" e di tante altre pellicole. Tra i brani famosi e possibile sentire anche pezzi di Marvin Gaye.

Commenti

  1. Adoro Sellers, attore di molti memorabili film. Questo, sulla sua vita mi manca, mi hai fatto venire voglia di vederlo (ma tua madre ha conosciuto Sellers? che bello).

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