Crimson Tide (1995) Allarme rosso, di Tony Scott


Probabilmente se dovessi mai rispondere alla domanda diretta: chi è secondo te la vera essenza del cinema americano di puro intrattenimento, io risponderei che la quintessenza è rappresentata da un certo Tony Scott. Qui vi è il trattamento di un genere cinematografico particolare, che vede perfetti esempi portati su schermo da Petersen e McTiernan, attraverso la lente speculare di un regista che ha preso una sceneggiatura (riveduta da ben tre menti interessanti, tra le quali spicca un certo Tarantino e si sente) in cui il thriller subacqueo si gioca il destino del mondo attraverso il lancio di missili nucleari attraverso un sommergibile.




Io non dico che il cinema di Tony era qualcosa che piantava i piedi in inchieste mondiali per le sue tematiche profonde, ma aveva sicuramente il vezzo di mettersi sotto i riflettori su dinamiche interessanti e che hanno anche fatto il successo di molti film venuti dopo. Più un film sul protocollo militare che sulla guerra nucleare vera e propria, il che da un punto di vista drammatico è un bene e dove circa 1/4 delle risprese è composto da strette inquadrature olandesi di uomini sudati sotto una forte luce artificiale mentre fanno il punto sulle ultime azioni che decideranno il destino del mondo. Tony tende a favorire l'isolamento delle persone rispetto alle riprese di gruppo, il che contribuisce all'effetto generale, in particolare man mano che si procede, rendendolo anche un film su più percezioni contrastanti della realtà su chi sta realmente praticando l'ammutinamento. 



Allarme rosso è uscito nel periodo in cui Scott iniziava a muoversi verso lo stile più espressionista e approfondito che avrebbe dominato i suoi ultimi lavori, può quindi dare l'impressione di un'opera di transizione, che però beneficia del drammatico più convenzionale e soddisfacente con un casting all'altezza dei ruoli. Regia, sceneggiatura (Michael Schiffer + Quentin Taratino), montaggio (di Chris Lebenzon), fotografia (di Dariusz Wolski) e un cast da calibro anni 90 (Gandolfini, Craven, Dzundza, Mortensen & Jason Robards) fanno da padrone: in particolare i duetti tra Denzel Washington che tiene testa a Gene Hackman sono oro colato, in pratica giganti a confronto e infine la colonna sonora di Hans Zimmer rendono questo film (in definitiva) uno dei migliori prodotti per il genere "guerra sottomarina" che si possono trovare a livello mondiale.

Commenti

  1. Tema di Hans Zimmer in testa tutto il giorno e voglia di rivederlo già ora (storia vera). Cheers!

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