Tusk (2014) I am the walrus

Interessante film di Kevin Smith che sta intraprendendo un percorso molto particolare da quello che l'ha reso famoso. Dopo il godibile "Red state" continua la sua strada nel genere horror (ma pur sempre contaminato dall'ironia e dallo spirito critico delle sue commedie) con questo piccolo esperimento. Evidente è la contaminazione tra generi in "Tusk", purtroppo non sembra ben omogonea o almeno quella capace di sorprendere con disinvoltura spiazzando lo spettatore fino in fondo. In questo caso abbiamo una base di partenza intrigante a cui fa eco un caos sgangherato (talvolta); il sentiero da percorrere resta fin troppo ramificato con ripetute scorribande tra weird, commedia nera e horror per un'amalgama spesso forzata e disomogenea. La regia comunque resta solida alla mdp dove ho apprezzato particolarmente i primi piani fermi dove i personaggi sembrano stiano recitando un proprio monologo solitario quando invece così non è. Consigliato se cercate un misto di vari generi, e non il classico film di paura, anche perchè ad un certo punto sembra tutto assumere toni drammatici con un finale che lascia un pò a bocca aperta ed un pò delusi .
La partenza è bruciante, supportata da dialoghi incalzanti (sia dal lato comedy che da quello horror/grottesco) e una positiva tendenza al surreale. Prendendo spunto da un annuncio (si vocifera) realmente finito sotto gli occhi del regista, lo strambo desiderio di un eccentrico tizio (in cambio di vitto e alloggio chiede agli ospiti di travestirsi da tricheco e comportarsi come tali per un paio d'ore) viene estremizzato secondo coordinate eccentriche e disgustose. La contaminazione sui generi però in più di un'occasione tradisce, e se a tratti "Tusk" è folgorante alla fine molto lo ricorderanno più come un guazzabuglio di idee in cui la bravura di Smith viene subissata dalla voglia di dimostrare. Parlando del cast sembra quasi di aver scelto le persone giuste per il ruolo giustissimo: Justin Long credibilissimo e come al solito vittima sacrificale del mostro, un Michael Parks eccellente (qui nel suo penultimo ruolo prima della sua morte avvenuta nel 2017) che con la sua recitazione crea la figura di un vecchio killer pazzo e maledettamente figlio di puttana che sembra totalmente reale nella sua caratterizzazione e poi un Johnny Depp trasformista nelle insolite vesti di un detective canadese che regala un senso di stramberia e malinconia niente male (senza scordarsi la bellissima citazione al Lebowsky dei fratelli Coen) ed infine anche Génesis Rodríguez regala una bella recitazione molto sentita grazie a delle prove molto credibili. Da citare pure la presenza della figlia del regista Harley Queen e della figlia di Depp la sempre bellissima Lily-Rose.


Commenti

  1. Ah, mica sapevo fosse lo stesso di Red State (che amo).
    Questo ancora non lo vedo, diciamo che di storie analoghe è pieno il cinema (Boxing Helena, Human Centipede) però ecco, non mi dispiacerebbe trovare un qualche titolo diverso... :)

    Moz-

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    1. Anche Boxing Helena era molto particolare, ma io ricordo solo la "sorcaggine" della Fenn in quel caso. 😂

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