A Nightmare on Elm Street 4: The Dream Master (1988) Darkness strikes once again, Freddy Krueger secondo Renny Harlin


A volte mi sembra di non parlare mai abbastanza di Renny Harlin e già che ci sono parlo ancora meno della mitica saga horror che porta il nome di "A Nightmare on Elm Street", quindi anche questa volta bisogna prendere due piccioni con una fava. La premessa del film comincia subito la fine del capitolo precedente, "A Nightmare on Elm Street 3: Dream Warriors" a distanza di un anno, ma prima di questa scelta Wes Craven aveva già proposto una sua personale idea ma i produttori Sara Risher e Robert Shaye rifiutarono, optando invece per la presentazione di "Dream Master" come progressione del concetto di "Dream Warriors" del film precedente. Shaye sentiva che l'idea di Craven non aveva l'impatto che i produttori stavano cercando anche perché molto cervellotica e basata sui viaggi nel tempo. Brian Helgeland era alla New Line Cinema nel 1987, la compagnia voleva disperatamente far iniziare la produzione di Nightmare 4, all'epoca mancavano sia una sceneggiatura che un regista per il film. Mike De Luca implorò Helgeland di provarci e di elaborare una sceneggiatura entro due settimane; andò a casa dei suoi genitori e finì la sceneggiatura entro nove giorni, inviandola alla New Line Cinema tramite FedEx. La sceneggiatura di Helgeland era una riscrittura della sceneggiatura originale di William Kotzwinkle. Successivamente furono chianati Ken e Jim Wheat per ulteriori revisioni di scrittura.


il regista Tom McLoughlin, fresco del lavoro "Jason Lives: Friday the 13th Part VI", fu contattato dalla New Line per la regia di "The Dream Master". Tom era un grande fan della saga e propose la sua regia ma avendone il controllo creativo, lo studio non poté avvalare la richiesta, soprattutto perché avevano già iniziato le riprese senza alcun regista. Fu allora che la regia venne offerta al finlandese Renny Harlin, che in precedenza aveva diretto solo due lungometraggi a basso budget: un film d'azione finlandese "Born American" nel 1986 e un film horror americano "Prison" nel 1987. Secondo Rachel Talalay lei e gli altri produttori sentivano che, poiché il pubblico aveva così familiarità con Freddy in questa fase, sarebbe stato più difficile replicare il fattore paura dei primi due film; invece optarono di continuare sulla stessa linea di Dream Warriors piuttosto che concentrarsi sull'horror puro. Harlin sentiva che Freddy era diventato il James Bond della serie, quello per cui il pubblico tifa, dicendo: - Abbiamo raggiunto un punto in cui il pubblico vede Freddy come l'eroe. Vengono a vedere questi film per ascoltare le sue battute divertenti e vederlo fare quelle cose incredibili. E a causa di questa popolarità, devo mostrare Freddy sotto una luce più eroica e dargli più tempo sullo schermo. La gente continuerà a temerlo, ma farà anche il tifo per lui. -

Un discorso a parte bisogna dedicarlo al cast, Patricia Arquette rifiutò di ritornare nel ruolo di Kristen Parker, visto che ormai disdegnava il genere horror avendo mirato la sua carriera al cinema più "ricercato". Al suo posto venne scelta Tuesday Knight, che nonostante le iniziali problematiche che la facevano sentire come un pesce fuor d'acqua, causa il ritorno degli attori precedenti Rodney Eastman e Ken Sagoes, realizzò pure la canzone principale del film. Oltre 600 attrici fecero il provino per il ruolo di Alice, che alla fine fu assegnato a Lisa Wilcox. La Wilcox aveva già fatto un'audizione per un ruolo nel film precedente, Dream Warriors, ma non era riuscita ad ottenerlo. Harlin disse che lui e i produttori stavano cercando qualcuna che potesse sembrare timida e vulnerabile all'inizio e che poi potesse diventare in modo credibile un po' come Sigourney Weaver o qualcosa del genere. Il processo creativo però fu bloccato dallo sciopero prematuro della Writers Guild of America del 1988, che si svolse dal 7 marzo al 7 agosto 1988, costringendo Harlin e i produttori a improvvisare molto durante le riprese. Lisa Wilcox e Andras Jones scrissero i loro dialoghi per Alice e Rick dopo la morte di Kristen mentre guardavano. Molte delle scene degli incubi sono state inventate da idee dello stesso Harlin piuttosto che dalla sceneggiatura degli sceneggiatori. Rachel Talalay ha raccontato di un incontro tra il regista Renny Harlin e James Cameron; Cameron chiese come sarebbe stato resuscitato Freddy per questo film, al che Harlin rispose "da un cane piscia fuoco".

Quindi che piaccia o meno, questo succede quando si lascia a briglia sciolta un regista con carattere come Renny Harlin (complice anche lo sciopero degli sceneggiatori dell'88), quel pazzoide europeo ha trasformato definitivamente Freddy Krueger nella "NightmareStar" che in molti riconoscono facilmente, al di fuori del Craven classico. Il regista implementa la sua innata predisposizione per il genere action e filtra questo quarto capitolo nel migliore dei modi possibili in pieno effetto anni Ottanta (altro che la retromania derivativa alla Stranger Things), tralasciando un paio di cretinate, anche più del precedente capitolo. Lisa Wilcox è probabilmente una delle scream queen più cazzute della saga, al pari di Heather Langenkamp. Sette milioni di dollari in budget che si vedono e si sentono alla grande, grazie anche all'improvvisazione del regista che è libero di fare quello che vuole (la scena del sogno infinito tra tutte è la trovata più interessante). Da scoprire, Englund se la gioca e se la canta come non mai.





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