Fright Night (1985) Il vampiro della porta accanto, il buddy horror di Tom Holland

Avendo parlato del seguito, mi sembrava giusto dover palare dell'originale e indimenticabile "Ammazzavampiri" del 1985, che nonostante la tipica natura horror da basso budget fu un convincente successo di critica e pubblico. "Fright Night" divenne subito una pellicola di culto per i fan del genere, dimostrando come una buona idea, un regista all'apice della sua carriera a Hollywood e dei validi effetti speciali e di trucco possano risplendere del proprio valore grazie alla commistione di generi attuata dalla sceneggiatura. Mentre scriveva la sceneggiatura di "Cloak & Dagger", Tom Holland si divertì quando concepì l'idea di un fan dei film horror che si convinceva che il suo vicino di casa fosse un vampiro, ma inizialmente non pensava che questa premessa fosse sufficiente per sostenere una storia "Che cosa farà", chiese Holland, "perché tutti penseranno che sia pazzo!", finalmente capì cosa avrebbe fatto il ragazzo. "Certo, andrà da Vincent Price!".

A quell'epoca, molte stazioni televisive locali negli Stati Uniti avevano conduttori horror (come Zacherle, Svengoolie e Elvira), quindi Holland decise che sarebbe stato naturale che il ragazzo avesse chiesto aiuto al suo host televisivo locale. - Nel momento in cui ho avuto Peter Vincent, ho avuto la storia. Charley Brewster era il motore, ma Peter Vincent era il cuore. -. Una volta concepito quel personaggio, Holland mise a punto la prima bozza della sceneggiatura in tre settimane: - E ho riso tutto il tempo, letteralmente sul pavimento, scalciando i piedi in aria in preda all'isteria.-. Holland scrisse il film per sé stesso per dirigerlo, in parte perché era così scoraggiato dal film che alla fine era stato tratto dalla sua sceneggiatura precedente, "Scream for Help", e aveva sviluppato abbastanza influenza dai successi dalle sue sceneggiature per "Class of 1984", "Psycho II" e "Cloak & Dagger" che il capo della Columbia Pictures disse: - Diamo una possibilità al giovane sceneggiatore -, non immaginando che "Fright Night" avrebbe avuto tanto successo.

Il personaggio di Peter Vincent prende il nome dalle icone dell'orrore Peter Cushing e Vincent Price, e Holland scrisse appositamente la parte per Price, ma a questo punto della sua carriera, Price era stato così mal adoperato nel genere che aveva smesso di accettare ruoli. Guy McElwaine, allora capo della Columbia Pictures, suggerì Roddy McDowall per la parte visto che aveva già lavorato in una sceneggiatura scritta dallo stesso Holland. Chris Sarandon nonostante la titubanza per il ruolo sulla carta, alla lettura della sceneggiatura ne fu subito estasiato perché si convinse che il suo personaggio non era solamente il cattivo mostro di turno da dover uccidere. William Ragsdale ebbe la parte battendo sulle audizioni persino Charlie Sheen, fu così convincente che Holland lo volle subito nel cast. Il ruolo più difficile da scegliere fu stato quello di Amy Peterson: - Non c'era la ragazza perfetta della porta accanto finché non è entrata Amanda Bearse - commentò Holland.

Un piccolo gioiellino da videonoleggio in VHS direttamente dagli anni 80. Non stupisce che sia stato un successo di critica e pubblico, nonostante il basso budget, il film mischia il classico vampirismo americano con la commedia e con in parte anche il genere buddy movie tanto caro agli anni 80. Il team degli effetti speciali proveniente dal successo di Ghostbusters ha fatto proprio un bel lavoro con il budget a disposizione sfruttando meglio le idee di Tom Holland, non male pure il trucco che rivela le mostruosità con originalità. Nonostante si possano percepire delle tipiche scelte di registro dell'epoca, il film non viene mai meno alle aspettative mettendo sempre sequenze leggere ben incastonate con la tipica vena del genere horror che rappresenta. Molto azzeccato il cast (un vero peccato che la Bearse non sia tornata nel seguito), che si avvale di un ottimo cattivo principale e di una coppia stralunata di ammazzavampiri che difficilmente si può scordare.