Druk (2020) Un altro giro, l'esperimento sociale alcolico di Thomas Vinterberg
Saranno pure passati i tempi e i metodi oltranzisti cinematografici del Dogma 45, ma Thomas Vinterberg (assieme in scrittura con Tobias Lindholm) dirige un altro esperimento sociale e dedito alla settima arte.
Il concetto base sono quattro amici disillusi dalla propria vita che applicano una teoria alcolica alla loro quotidianità, i risultati sono di seguito questi: esaltazione, esagerazione, grottesco tragedia e rinascita. Non penso che si potessero chiedere tre atti migliori al film, nella sua applicazione forense a quello che può comportare l'alcool ma anche alla propria alienazione da sé stessi. È un film intelligente, totalmente ben scritto con almeno tre scene madri: il pianto dopo aver fatto sesso con la persona che si era persa nella routine della vita, il grande cuore di un uomo in disgrazia che manifesta i propri sentimenti al suo più caro amico e il ballo finale catartico dopo tutte le sofferenze volute e non volute. Vi è anche tanta Danimarca in questo film, partendo dalla colonna sonora e via dicendo anche se tra montaggio e sonoro si sente il tocco del maestro Lars von Trier, sempre adatto e introspettivo in materia umana e cinematografica.
Mads Mikkelsen & Thomas Bo Larsen sono il cuore di questo film, come nel precedente Jagten, tirano i fili della trama grazie alle loro intepretazioni (senza negare nulla a Magnus Millang & Lars Ranthe), ma spendo anche una parola per la prova davvero intensa di Maria Bonnevie davvero potente nei suoi sguardi e dialoghi (le scene di sesso e confronto sono spettacolari). Il film si conclude con un ballo che è qualcosa di purificatorio per lo spettatore, un'esperienza sperimentale da comprendere pure a livello sociale, ma il futuro può imparare dagli errori del passato. Grazie Thomas Vinterberg, che non fai cinema obsoleto nonostante tu abbia ormai rinnegato i limiti del Dogma 45, che iniziava dalle verità proferite da un protagonista, in una festa, troppo poco sobrio per reprimerle.






















Un esperimento riuscito indubbiamente, sperando che il messaggio sia arrivato forte e chiaro.
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