Inspecteur Lavardin (1986) Un giallo alla francese, ma diretto con stile da Claude Chabrol


Nonostante sia a tutti gli effetti un tipico "whodunit" come Agatha Christie insegna (ambientazione britannica compresa) nella sua visceralità risulta un film tipicamente francese per il genere che rappresenta (anche nelle sue ambiguità di giustizia). Anche questo rientra nella mia personale categoria "film di cui inizio dal seguito".



Due sono le cose di cui tener conto: primo è un seguito e secondo molto più importante è sempre ad opera del regista Claude Chabrol, che ritorna su un suo personaggio. Lavardin è a tutti gli effetti l'antitesi francese al belga Poirot, ne condivide l'acume da detective su tracce e ipotesi ma alla fine dei conti fa del francesismo la sua giustizia. Cast al bacio: Jean Poiret ritorna sul personaggio con carisma, Jean-Claude Brialy offre sfumature eccentriche, Jean-Luc Bideau è un buon capro espiatorio e Hermine Clair è una bionda vittima da citare. La regia qui fa la differenza, in particolare la differenziazione tra le dinamiche d'analisi tra personaggi e luogo. Un giallo alla francese ma diretto con stile da Claude Chabrol.

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