Le Mangeur d’âmes (2024) Il divoratore di anime, del diabolico duo Alexandre Bustillo & Julien Maury
Nonostante sia un adattamento di un libro di Alexis Laipske e che per conseguenza sia un ricordo dello stile di Jean-Christophe Grangé (Il volo delle cicogne), rientra nel puro thriller procedurale stile David Fincher, ma visto con la lente della New Wave francese del genere horror.
Bustillo e Maury affrontano un argomento oscuro e lo riassumono in un thriller misterioso. Una coppia di poliziotti indaga su un caso di bambini scomparsi e si imbatte in un'antica leggenda demoniaca. The Soul Eater è ben interpretato e avvincente nei suoi momenti investigativi, ma a volte sembra anche un thriller televisivo. Gli elementi horror occupano solo una piccola parte del film, ma c'è violenza ed è qui che il duo di registi mostra le sue radici. Più ci si immerge negli eventi e più i fili vengono intrecciati, più The Soul Eater diventa talvolta avvincente. Non il miglior thriller sui rapimenti di bambini, ma in definitiva uno dei migliori film di Bustillo e Maury in tempi recenti.
Quando la violenza esplode è sempre efferata ed il mistero nelle scomparse ha un tratto soprannaturale quasi di folklore. Anche se certi colpi di scena non sono nulla di nuovo (pedofilia, droghe allucinatorie) la messa in scena è credibile e alquanto macabra fino a sfiorare lo slasher. Sandrine Bonnaire rappresenta ancora "il buio nella mente umana" e Virginie Ledoyen come detective annessa alla figura del fantasma in cerca di vendetta, rappresentato da Paul Hamy, sono ben riusciti. Sa essere diretto come solo i francesi sanno farlo, ma si trova anche la pura esaltazione americana di un genere thriller.














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