Saint Seiya: The Heaven Chapter ~ Overture ~ (2004) I Cavalieri dello Zodiaco - Le Porte del Paradiso



Che si può dire a riguardo di Saint Seiya The Heaven Chapter ~ Overture ~? Un prodotto ambizioso, molto ambizioso e sarebbe errato definirlo in modo contrario, a discapito delle conseguenze negative su Saint Seiya stessk. La saga dei Cieli, voluta da Masami Kurumada, doveva essere quella conclusiva di tutta la storia, prende forma grazie al successo degli OVA dedicati all’Hades Chapter (2002). Bandai Visual e Toei Animation si misero d'accordo con l'autore per creare quest'incredibile esclusiva riservata al solo mondo dell'animazione. Un progetto iniziato con le migliori intenzioni, ma naufragato con risultati catastrofici su cui verranno dette, scritte e riportate centinaia di cose. I fatti diranno solo che il lungometraggio sarà un flop stratosferico al box office, di cui Kurumada sarà estremamente deluso dalla sua qualità, rompendo anche il pluridecennale sodalizio fra Toei e Bandai Visual.


La sua trama, semplice ma non banale come nei film degli anni '80, offre un notevole cambiamento rispetto alle solite sanguinose schermaglie, variando molto il tema dove i cliché si riducono o vengono rielaborati, e l'intimismo  della sceneggiatura viene fatto risaltare tendendo a elevare il prodotto in modo molto più maturo, quasi sfiorando le tematiche in stile Ingrid Bergman. Un Saint Seiya inedito, che in questo trova la sua originalità, adoperando un comparto tecnico di grande livello. Perfezionando la modernità del tratto introdotta dagli OVA, migliorandone la spettacolarità tecnica, tramite stupendi disegni a mano e una CG di altissimo livello, strabiliante nel creare affascinanti fondali: santuari immersi sott'acqua, canyon, deserti e realistici effetti ambientali. Le animazioni fluidissime e vigorose e, anche, una seconda grande prova registica di Shigeyasu Yamauchi, funambolica nei combattimenti e innamorata dei primissimi piani, che con il character design meraviglioso di Shingo Araki e Michi Himeno sfociano si sposa benissimo, regalando agli spettatori un nuovo capolavoro estetico. Menzione obbligatoria anche per la colonna sonora di un ritrovato Seiji Yokoyama, finalmente inedita (non più ricicli di quella classica come in Hades) e pronta a stupire con nuovi, immortali brani orchestrali dati da raffinate composizioni di organi e viole con l'accompagnamento di cori lirici.


Questo film ha preso il concetto terra-terra alla base di Saint Seiya, ovvero scontri all’ultimo sangue con tizi ricoperti da un’armatura basata sulle costellazioni dell’universo, trasformandolo in un viaggio filosofico tra Dei ed essere umani tanto da farlo sembrare un bellissimo incubo esistenzialista. Ha meno combattimenti e sangue rispetto allo spettacolo originale e la sua narrazione epica dilatata amplifica l'inevitabile destino che i personaggi dovranno affrontare alla fine. I cavalieri di bronzo hanno ucciso Ade nella serie originale e ora dovranno affrontare le conseguenze delle loro azioni. È triste che questa trilogia di film pianificata sia stata cancellata perché Heaven Overture è stato un fallimento in Giappone. Alla fine, questo è il film shonen più artistico e surreale che abbia mai visto, e vorrei che più persone potessero vederlo per il solo fatto che esiste qualcosa del genere. Se un film d'animazione di Dragonball realizzato da Terrence Malick ti sembra interessante, ti suggerisco di dare un'occhiata a questo.

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