Cry-Baby (1990) La gioventù bruciata di John Waters
Gli anni 90 hanno aperto le porte ad una particolarissima originalità nel ritrattare i generi cinematografici che sinceramente mi stupisce tutte le volte. Waters prende le classiche commedie musicali degli anni 50 (comunque tutto il filone su cui Elvis ha macinato tantissimo) riempendole del suo grottesco sopra le righe e questa commistione d'intenti partorisce un figlio più unico che raro. Un fallimento al botteghino durante la sua uscita iniziale, il film è successivamente diventato un classico di culto e ha generato un musical di Broadway con lo stesso nome, nominato per quattro Tony Awards.
Il film mostra quello che la giovane coppia deve superare per stare insieme e come le loro azioni influenzano il resto della città (Baltimora) ne Maryland durante gli anni 50. Casting molto particolare, partendo dalla coppia protagonista formata da Johnny Depp & Amy Locane, senza scordarsi veterane come Susan Tyrrell & Polly Bergen, in più si aggiungono nomi come una certa Traci Lords ed un certo Iggy Pop. Davvero riuscita la colonna sonora di Patrick Williams, in cui secondo l'apice arriva con il pezzo "Please, Mr. Jailer" (in origine di Winona Carr) adaattato con le bellisime voci di Rachel Sweet e James Intveld.
Interessante anche comprendere come di base il film è un "riadattamento" della vicenda legata all'omicidio di Carolyn Wasilewski, avvenuto nella città di Baltimora nel 1954 e tuttora rimasto irrisolto, che secondo il regista, per via della vasta copertura mediatica riservatagli al tempo, influì negativamente sulla sottocultura giovanile greaser di Baltimora. Tutto il film è comunque uno scontro erotico-sentimentale, tra il bigottismo unito alla falsa morale contro la ribellione giustificata (e non) dove la musica è anche un mezzo pericoloso per deviare le persone, dove il classico provincialismo (da popolo di campanile) lo risulta per davvero, dove si finge di non sapere che tutto ciò che non esiste più e ci si racconta delle menzogne per far credere che il tradizionalismo possa sempre rimanere intatto e cristalizzato sotto una ben precisa morale.
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