Joe Versus the Volcano (1990) Una commedia sognatrice formato anni 90


Un apripista della commedia anni novanta questo lavoro del regista John Patrick Shanley, che risente molto del suo periodo personale di vita che ha influito nelle tematiche del film stesso (e relativa sceneggiatura), come per esempio ravvedersi di una vita sprecata dopo che viene diagnosticata una malattia terminale. Una rivalsa morale ed etica di un signor nessuno a cui viene offerta la possibilità di vivere come un re da un ricco benefattore, che in cambio della scelta di dover porre fine alla sua vita al termine di un lungo viaggio (gettandosi in un vulcano) s'innamora della donna della sua vita.



Il tocco di Spielberg nella produzione si sente lontano un miglio, in questo il supporto di professionisti come Stephen Goldblatt (alla fotografia), Bo Welch (alle scenografie) e Colleen Atwood (ai costumi) rendono questa commedia dai buoni sentimenti (dal finale Hollywoodiano) un vero blockbuster sui generis per il genere della commedia stesso. Il film si prende tanti rischi nella sontuosa messa in scena, a discapito di una trama che può sembrare nella maggior parte delle volte molto leggera (basata su un presupposto traballante), spensierata con tendenze alla favola, ma penso che il fascino dietro al presupposto su cui è basato platealmente il film (vivere fino in fondo la vita) regga banco fino alla fine pure nelle ingenuità che offre.



Ottimo cast di caratteristi: partendo dal protagonista Tom Hanks, passando per il triplice ruolo di Meg Ryan e infine tutti le altre figure di contorno intepretate da trasformisti artigiani dei personaggi come Lloyd Bridges, Nathan Lane, Robert Stack, Dan Hedaya, Amanda Plummer, Carol Kane e infine il mitico Ossie Davis. Molto varia e la colonna sonora scelta da Georges Delerue che non molla mai banco per tutto il film. Un cult prettamente americano, ma che può trovare i suoi fan anche in Europa grazie al suo essere sopra i generi cinematografici quando vuole.



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