Nosferatu (2024) Il Canto di Natale (o per meglio dire Il Vampiro) di Robert Eggers
Dovevo iniziare il 2025 con il film che più aspettavo del 2024, arrivato dopo una spasmodica attesa ma anche con un po' di ritardo visto che al di fuori degli Stati Uniti non è uscito il giorno di Natale, posso dire che dopo tanto ripassare il genere del vampirismo (nel cinema) giusto per non rimanere con la voglia stile acqua nel deserto ancorata al pensiero, finalmente ho potuto vedere il film al cinema il primo di quest'anno e tutte le aspettative che mi sono fatto sono state ben riposte. La svolta junghiana data alla in fase di scrittura storia mantiene il mostro costantemente avvolto nell'ombra per illustrare come di conseguenza la sua eroina sia semplicemente ricoperta dalla luce (sacerdotessa di Iside); la cui vera maledizione è appartenere a una società pre-vittoriana che vede il desiderio femminile come la sua stessa forma di oscurità. L'unica salvezza di questa particolare Ellen, per quanto possa essere strana, è che il vampiro sia capace di vederle la sua oscurità così chiaramente così da poter aprire uno spiraglio di salvezza attraverso la propria immolazione.
Indubbiamente il progetto della vita di Robert Eggers, non sia inteso come culmine creativo ma come soggetto che lo accompagna fin dai suoi primissimi episodi teatrali. All'interno del film si possono trovare tutta la vasta gamma di caratteristiche tipiche del regista (antichità, esoterismo, simbologie, folclore), ma anche un po' cose prese (per non dire ispirazioni) dai lavori di: Coppola, Friedkin, Stoker, Herzog, Mario Bava, Merhige e senza dubbio Murnau. Da un certo punto d'analisi (ironico) mi verrebbe da chiamarlo "Il canto di Natale di Robert Eggers" vista l'ambientazione voluta sicuramente dai produttori dell'Universal per l'uscita al cinema, ma tolte determinate cose che rendono la pellicola "un lavoro su commissione privilegiato" il resto è tutto del regista.
Grande evocatività delle immagini, certi panorami selvaggi richiamano alle pitture del Caspar David Friedrich, come anche il resto del team creativo (costumi, scenografia, effetti speciali, trucchi). Gran bel cast, in cui brillano le prove attoriali di: Lily-Rose Depp al suo battesimo di fuoco nel cinema che conta (ipnotica quanto affascinante nel suo essere atavicamente una succube/martire), Bill Skarsgård totalmente trasformato nel conte Orlock quanto irriconoscibile nel trucco, Nicholas Hoult sempre adatto a ruoli del genere e così via anche nel contorno di personaggi intepretati da Emma Ciorin, Willem Dafoe (Van Helsing a questo giro), Aaron Taylor-Johnson, Simon McBurney e Ralph Ineson. Per quanto mi riguarda (cpme già detto) è un film che rispettato tutte le mie aspettative, Eggers ha trattato il tema in modo classico ma con spunti originali in quella che è da sempre la storia del bene contro il male per eccellenza.
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