Dead Calm (1989) Ore 10: calma piatta, thriller in alto mare


 - Navighiamo già da un po'. Bene o male, non lo so. Stella guida gli occhi tuoi, un amore grande, noi peschiamo nella fantasia, pietre verdi di Bahia, al timone la follia - 




Giusto per citare un pezzo famoso di una certa Loredana Bertè dei tempi d'oro, il cui pezzo musicale ben si abbina a questo thriller marittimo diretto da Noyce, con la solita dimestichezza che gli ha contrassegnato la carriera nel e nel male. Il film è basato sull'omonimo romanzo dello scrittore americano Charles Williams. Orson Welles aveva opzionato i diritti del film a metà degli anni '60. Con il titolo The Deep, Welles girò il film tra il 1966 e il 1969 al largo della costa della Jugoslavia. Il film in questione aveva come protagonisti Laurence Harvey nel ruolo di Hughie, Michael Bryant in quello di Ingram, Oja Kodar in quello di Rae e Welles stesso interpretava Russ Bellowes. Jeanne Moreau interpretava la moglie di Hughie, Ruth, un personaggio presente nel romanzo originale ma tagliato fuori dal film di Noyce. La produzione di Welles fu afflitta da problemi finanziari e tecnici e si interruppe di fatto alla fine del 1969. Le riprese principali rimasero incomplete e la morte di Laurence Harvey nel 1973 pose fine a ogni speranza di completare il film. Il negativo originale è considerato perduto, sebbene ne siano sopravvissute due copie di lavoro e da allora siano state esposte riprese del film.



Il produttore Tony Bill aveva provato ad acquistare i diritti da Welles ma non ci era mai riuscito. Ne parlò a Phil Noyce, dandogli una copia del libro nel 1984. Noyce apprezzò il libro e lo mostrò a George Miller e Terry Hayes, che ne furono entusiasti. Miller riuscì a convincere Oja Kodar, la compagna di Welles che controllava i diritti del romanzo, a vendere il libro a Kennedy Miller. Il libro presenta molti altri personaggi principali (tra cui la moglie di Hughie e i sopravvissuti che John trova sull'Orpheus) e presenta Hughie come un infante asessuato troppo cresciuto. 



Anche se siamo sul finire degli anni 80 è possibile percepire la sottile vena slasher (e anche in stile home invasion perché no) che permea questa pellicola, che comunque gode di una bellissima ambientazione oceanica che contribuisce alla talassofobia dell'ignoto. Arma di maggior successo per la riuscita del prodotto resta comunque un trio stupefacente d'interpreti che domina il girato: Neill, la Kidman (che donna!) e Zane tutti ben immedesimati e pronti al lancio con delle prove che valgono almeno la metà del film, il resto lo fanno: la fotografia di Dean Semler, la colonna sonora di Graeme Revell e il montaggio di Richard Francis-Bruce. Peccato per il finale che toglie di 1/4 il fascino reale della storia ma per il resto tanta roba.

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