Night of the demon (1957) La notte del demonio, di Jacques Tourneur
Guardandolo capisco molto da dove Raimi abbia tratto esempio per realizzare "Drag Me To Hell", infatti una bella parte del concetto su cui il film ha avuto successo è da trovarsi, nel principio, in questo film di Tourneur. Il regista francese (naturalizzato americano) ritorna al cinema del fantastico con un'idea davvero solida e congeniale da realizzare, a discapito del volere della produzione nella manifestazione del demonio, in cui il crescendo e le trovate si completano a vicenda nella realizzazione.
Uno dei più grandi di sempre, Charles Bennet, sceneggiatore della maggior parte dei film britannici di Hitchcock degli anni '30 incontra Jacques Tourneur, regista di grandi horror a basso budget per gli RKO Studios, e adattano un breve racconto horror di MR James, maestro del genere. Il risultato è un mistero avvincente, un uomo in fuga dalla sua stessa morte predetta. Satanista contro scettico per la sua stessa anima. Tutto il resto è così bello che non importa nemmeno che il nostro eroe sia un po' rigido. C'è una seduta spiritica, l'ipnosi, un satanista, la biblioteca del British Museum, questo film ha tutto ciò che potresti desiderare per il genere.
La magia incontra lo scetticismo im questo lavoro di Tourneur carico di stregoneria. Il film inizia con un botto, abbandonando l'idea di trattenere il mostro e invece mostrandolo fin dall'inizio in tutta la gloria degli anni '50. Da lì, ci spostiamo in una trama che ruota attorno a un professore scettico che riceve una maledizione dal mago/capo della setta che dovrebbe investigare. La sceneggiatura mantiene le cose semplici, con la battaglia tra scienza e magia sempre al centro e la demonologia appena sufficiente a stuzzicare l'appetito per ciò che verrà. Tourneur dota il film di molte scene interessanti e si assicura che le parti magiche siano lasciate aperte all'interpretazione, al punto che tutto ciò che accade potrebbe essere spiegato in termini ragionevoli da chiunque non vi abbia effettivamente assistito.
L'atmosfera è fondamentale e il regista mantiene le cose cupe e misteriose. La tensione aumenta davvero verso la fine, mentre le cose si sviluppano verso un crescendo. La ricomparsa anticipata del mostro centrale non è in alcun modo sminuita dal fatto che l'abbiamo già visto. Penso che questo sia un film che viene ingiustamente trascurato quando si parla di grandi classici dell'horror. È roba semplice ma fa tutto bene. Ottimo poi come i concetti dell'occultismo, ipnotismo, demonologia, antiche scritture, maledizioni e via dicendo prendano piede attraverso dialoghi mai troppo dispersivi e sempre interessanti. La regia è fantastica e inventa scene degne di nota, come l'inseguimento nel bosco, ma tra tutte quella della seduta d'ipnosi è il vero fiore all'occhiello per tensione e sviluppo. Azzeccato il cast e come sempre interessante il lavoro del team creativo, Tourneur non delude neanche questa volta.
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