The Night Flier (1997) Il terrore che svolazza nella notte, la bara volante di Stephen King



Mai credere in quello che scrivi, mai scrivere quello in cui credi. Davvero una gran bella scoperta, questo film di Mark Pavia (che ha scritto la sceneggiatura assieme al produttore Jack O'Donnell) è ben tre cose che mi piacciono assieme: una bellissima variazione anni 90 sul vampirismo, un grande adattamento da un racconto di King (40 pagine nella raccolta Incubi & Deliri) e pure una sfumatura sul filone serial killer della stessa decade.

Nonostante il grande mistero sulla figura del vampiro che sulla sua bara volante commette efferati crimini si insinua la figura di un fotoreporter (di una rivista scandalistica) che ben presto guarderà nell'abisso e ne sarà risucchiato. Miguel Ferrer è la colonna portante del film, la sua recitazione amplifica il contenuto in ogni sfumatura, un altra prestazione che lo consacra nei grandi nomi poco citati del cinema americano, ma anche Michael H. Moss nei panni umani del vampiro regala reminiscenze in stile Hammer.


Un film che meritava il cinema sul grande schermo nel giusto modo (in Italia almeno così è avvenuto) che si è perso poi nella classica distribuzione da film via cavo e dal flop nella successiva distribuzione negli States sul grande schermo. Pavia regala lo stile di Lewis Teague: mistero, violenza, orrore e fantastico tutto nello stesso film e questo forse lo rende uno dei migliori adattatori di King a mio parere. Buonissima la colonna sonora di Brian Keane, la fotografia di David Connell e il montaggio di Elizabeth Schwartz. A vedersi sembra un classico da nottate horror in seconda serata (gran complimento per me) ma è anche un bellissimo esercizio di stile e con un finale micidiale quanto malinconico.



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