From Beyond the Grave (1974) La bottega che vendeva la morte, l'ultima antologia horror della Amicus Productions




Ultimo film antologico prodotto dalla mitica Amicus Productions dopo ben dieci anni di continuità, in questa chiusura si vedono tutti i frutti del lavoro certosino fatto dalla casa di produzione in quasi una decade di sperimentazioni. Questa volta l'ultimo luogo che fa da collante alle storie è la classica bottega degli orrori, in cui un rigattiere (intepretato dal veterano Peter Cushing, ormai attore fisso di queste antologie Amicus) mette alla prova l'avarizia umana vendendo antichi oggetti, che si ritorceranno contro a chi non seguirà la giusta via per ottenerli.



La messa in scena anche questa volta vale il prezzo della visione, sebbene non eccessivamente stravagante, cattura efficacemente l'atmosfera inquietante di ogni storia contribuendo al senso generale di disagio del film, con uno stile visivo ben realizzato che si adatta ai temi dell'antologia. Uno degli elementi salienti di questo laviro è la colonna sonora, composta da James Bernard. Migliora l'atmosfera inquietante del film e aggiunge profondità alla narrazione.  Come sempre quattro storie, basate su soggetti di R. Chetwynd-Hayes, dirette dal regista di casa Kevin Connor che spaziano dalle classiche storie di mistero fino ad arrivare al gotico stile italiano (quello di Mario Bava per intenderci). L'equilibrio tra thriller, orrore, commedia british e mistero è ben calibrato e lo si percepisce durante tutta la visione. 





Ottimo cast in cui troviamo: David Warner, Diana Dors, Donald Pleasence (con sua figlia Angela) e Margaret Leighton. Come al solito elegante messa in scena tra fotografia e scenografia nonostante l'esiguo budget. Per concludere, "From Beyond the Grave" è un must per gli appassionati delle antologie horror classiche. Con le sue performance forti, i racconti inquietanti e l'atmosfera coerente, è un esempio convincente del genere. La capacità del film di esplorare le diverse sfaccettature della paura mantenendo un senso di coerenza attraverso la presenza enigmatica del negozio di antiquariato, lo rende a tutti gli effetti uno straordinario esempio del cinema horror vecchia maniera.




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