The Chase (1994) Sesso e fuga con l'ostaggio



Adam Rifkin scrive e dirige una pellicola, che al netto della pecca di poca continuità qualitativa della sceneggiatura, riflette in tutto e per tutto i mitici anni 90 anche a distanza di trent'anni. L'approccio frizzante, fuori di testa e la riuscitissima parodia del genere road movie (che andava tanto all'epoca non scordiamolo) ma che al contempo si fa satira delle emittenti televisive americane, dopo i fatti di O.J. Simpson, è la parte più riuscita di tutta la scrittura e rende questo film uno degli inseguimenti più sconclusionati di tutti gli anni 90.



L'aspetto che meno regge il banco di tutta la storia è la relazione che viene a crearsi tra i due protagonisti e che si risolve alla fine alla bell'e meglio come sempre, però da contraltare a questa mancanza vi sono gli attori che la intepretano e che riportano i nomi di Charlie Sheen e della mitica Kristy Swanson. Sheen con questo film attua l'ultimo colpo di coda nella sua carriera a Hollywood (infatti fu un flop al botteghino) tra i nomi che contano ma lo fa con la classe, di chi ormai padroneggia il genere in cui sguazza da tempo ovvero la parodia, invece la mitica bionda anni 90 (inscordabile) Kristy Swanson è quanto di meglio si potesse chiedere come controparte femminile e che riporta tutto il fascino possibile che il personaggio le doveva chiedere. Ai personaggi principali si aggiungono poi variabili impazzite di casting come: Ray Wise (sempre come padre complicato), Cary Elwes, Josh Mostel, Claudia Christian e i musicisti Henry Rollins (dei Black Flag) assieme a quei pazzi di Anthony Kiedis e Flea (sempre immancabile in quella decade) direttamente dai Red Hot Chili Peppers.



Conclude la lista l'immancabile colonna sonora di brani relativa agli anni 90 e una regia in punto nel rendere interessanti gli inseguimenti quanto basta per svicerarli nella maniera più pazza possibile. Questo film arriva dopo la magnum opus del genere stabilita con "Hot Shots! Part Deux", nonostante non sappia replicarne la portata qualitativa, è forse l'ultimo ammicamento del cinema parodistico americano formato anni 90 prima del grande buio e in questo ha tutti i meriti possibili per risultare una pellicola gradevole, divertente e anche molto intelligente, nel mettere alla berlina certe dinamiche cinematografiche e televisive


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