The Ruins (2008) Templi precolombiani maledetti e piante cannibali parlanti


Questo film prodotto dalla Red Hour di Ben Stiller è un godibile e truculento survival horror. Lo sceneggiatore Scott B. Smith adatta un altro dei suoi libri per il grande schermo in maniera riuscita, questo grazie anche alla regia di Carter Smith che nonostante sia essenziale sa essere efficace quando deve, complice anche la fotografia di Darius Khondji.



Più di ogni altra cosa, questo film horror si presenta senza compromessi, ricordando molto le dinamiche di "The Raft" (La zattera in italiano) di Stephen King (presente nella raccolta "Scheletri" e nell'adattamento omonimo presente nell'antologia "Creepshow 2"), in cui in entrambi i casi un gruppo di amici si ritrova ad affrontare in totale isolamento una minaccia dalle origini non meglio specificate. "Rovine" (titolo italiano) è ambientato in Messico, ma la storia è essenzialmente la stessa di quella narrata da King, e segue le vicende di un quartetto di privilegiati studenti universitari americani, in vacanza, che decidono di lasciare finalmente la località balneare l'ultimo giorno per esplorare alcune antiche rovine Maya. Le cose non si metteranno bene per nessuno di loro, soprattutto a causa del mostro botanico che si troveranno di fronte (unico nel suo genere, se escludiamo Biollante di Godzilla).



Quello che mi è più andato a genio nella sceneggiatura, come lo è stato anche per "The Descent" di Marshall, è  l'approccio alla sopravvivenza anche prima che gli elementi soprannaturali diventino evidenti. Questi personaggi sono in seria difficoltà anche prima che inizi l'orrore: la mancanza di viveri, le mutevoli dinamiche del potere di gruppo, le ferite potenzialmente sono rappresentate in modo avvincente. Allo stesso modo, sebbene ogni personaggio a volte faccia cose stupide ed egoistiche, sono umani e quindi guadagnano sull'empatia. Non male anche il cast: la solita Jena Malone non si smentisce mai, ringrazio poi Laura Ramsey per il biondismo efferato che sempre aggrada le mie visioni quando presente.




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