Buffy the Vampire Slayer (1992) La prima Buffy non si scorda mai, vampirismo adolescenziale formato anni 90



Penso che sia oggettivamente impossibile dire che la prova di Kristy Swanson nel suo essere: tostissima, biondissima e fighissima nel ruolo di Buffy Summers sia fuori contesto, gran parte del fascino del film deriva dalla sua prova. La regia di Fran Rubel Kuzui purtroppo risulta di stampo televisivo sotto ogni aspetto possibile e non concede nessun guizzo e rimane moderata per tutto il minutaggio, ma questo è anche un preambolo alla natura seriale che fu poi il successo della serie Buffy.



Whedon vendette il film alla società di produzione della cantante Dolly Parton, la Sandollar, nell'autunno del 1991, Whedon fu coinvolto in un ruolo di consulenza all'inizio della produzione, ma se ne andò dopo essere diventato insoddisfatto della direzione che stava prendendo il film. I dirigenti della 20th Century Fox hanno rimosso molte delle battute di Whedon, ritenendo che l'umorismo fosse troppo astratto per il pubblico. Inoltre non gradivano gli elementi più macabri della sceneggiatura originale, volendo renderla una commedia più leggera. Il suicidio di Merrick fu sostituito con la sua uccisione da parte di Lothos, e l'incendio di Buffy nella palestra del liceo per uccidere tutti i vampiri venne rimosso del tutto. Tutto ciò portò Whedon ad abbandonare il set, risultando molto critico nei confronti del comportamento dell'attore Donald Sutherland sul set, descrivendolo come pretenzioso e difficile. Sutherland aveva un debole per l'improvvisazione o la modifica delle sue battute nella sceneggiatura, cosa che la regista Rubel Kuzui gli ha permesso di fare liberamente perché era la star di più pagata del film. 



Nella modesta capacità di regia si sente e percepisce il piglio della sceneggiatura di Joss Whedon, essa è preludio di quello che sarebbe stato poi il vero clamore roboante della serie televisiva dentro di sé si sente tutto il cuore di chi concepisce una storia di vampirismo millenario unita alla smaccata ed estroversa natura degli anni 90. Il cast oltre alla già citata formidabile protagonista ha in sé la gioventù che avrebbe regnato negli anni successivi: Luke Perry, Hilary Swank, Thomas Jane, David Arquette, Ben Affleck e Seth Green. Senza contare il supporto di due leggende del cinema che gigionano (con classe) i rispettivi ruoli di mentore e nemesi della protagonista ovvero Donald Sutherland e Rutger Hauer. In fin dei conti, nonostante l'insuccesso, il film offre un bel esempio di vampirismo adolescenziale formato anni 90 in sintonia con l'epoca e il target di riferimento a cui il film era destinato (a discapito del disconoscimento del proprio autore).



Commenti

  1. Beh, non si scorda lei ma il film sì, la serie decisamente la migliore versione ;)

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