The Visit (2015) Il genere mockumentary secondo M. Night Shyamalan


Chi l'avrebbe mai detto, dopo due clamorosi e quasi letali film che avevano quasi buttato al vento vent'anni di carriera più o meno intoccabile, che tutto d'un tratto il buon Night sarebbe tornato in pompa magna zittendo tuttti i detrattori con un progetto semplice, di basso budget (come la casa di produzione Blumhouse è solita fare) ma ottimamente preparato dal punto di vista tecnico. Per me è stata un gran sorpresa, da sempre apprezzatore del cinema smerciato dal buon Michael Night Shyamalan. In questa caso la trama scritta dal regista ha due fratelli come protagonisti, Becca e Tyler, che devono passare una settimana nella fattoria dei propri nonni in Pennsylvania, ma presto i ragazzi scopriranno a loro spese che la coppia di anziani non sono quello che vogliono far sembrare



Il film ha il solito tratto che da sempre caratterizza le sue produzioni: mistero, passato sconosciuto dei protagonisti e rivelazione (colpo di scena o coup de théâtre), sotto questi aspetti il film non va lontano dal tracciato indubbiamente. Però Shyamalan trova la chiave del successo nella sua proiezione autoriale nel genere mockumentary (o found footage), l'originalità con la quale propone la narrazione e i limiti del buget gli permettono un migliore sfoggio della sua bravura (come Carpenter insegna). Oltretutto tanto meglio se può godere delle performance di un ottimo quartetto di attori: i giovanissimi (al tempo) Olivia DeJonge & Ed Oxenbould sono perfetti e mai fuori parte, d'altro canto due veterani come Peter McRobbie & Deanna Dunagan non falliscono nei loro ruoli dei nonni "stravaganti". Il RinaShyamento era appena iniziato.



Le opere di M. Night Shyamalan, indipendentemente dalla qualità che le distingue, sono ciascuna alla ricerca del mistero e della possibile scoperta sorprendente. Tutti i suoi film sono pieni di trappole inquietanti e segreti sfuggenti, e sono questi i tratti su cui si è costruita la fama di Shyamalan. Non appena "The Visit" si apre con la sua inquadratura iniziale, si sente subito che Night è di nuovo tra noi, impegnandosi completamente a sfruttare i vantaggi e le tattiche che il genere mockumentary può offrirgli, È una ricetta classica per Shyamalan, ma fortunatamente questa volta non ha dimenticato l'ingrediente segreto che è l'umanità (nel bene e nel male) dei suoi personaggi talvolta straziante e altre volte comica.

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