Histoires extraordinaires (1968) Tre passi nel delirio





Vadim, Malle e Fellini adattano a loro personale modo i racconti di Edgar Allan Poe in un'antologia horror d'autore (quasi riesumando "I tre volti della paura" del grande Bava). Inutile dire che la qualità e il fascino del girato sono a livelli altissimi, del resto è stato fatto in un'epoca in cui il cinema era ancora qualcosa di diverso anche per approccio artistico, delle tre storie quella che raggiunge l'apoteosi rimane quella di Fellini, che è davvero oltre e offre una visione di un mondo (italiano) che sfiora l'onirico. Una coproduzione internazionale franco-italiana, il titolo francese del film deriva da una raccolta di racconti di Poe del 1856 tradotti dal poeta francese Charles Baudelaire; i titoli inglesi Spirits of the Dead e Tales of Mystery and Imagination sono tratti rispettivamente da una poesia di Poe del 1827 e da una raccolta britannica dei suoi racconti del 1902.

Jane Fonda e Vadim (che arrivavano direttamente da Barbarella) regalano una classica storia feudale dai risvolti mistici, che si attesta su un buon livello anche grazie l'ambientazione barocca e su tutto il fascino della stessa Jane Fonda nei panni di una decadente contessa. Malle adatta la classica storia del "io sono un altro" di Rimbaudiana memoria in modo accademico ma senza esagerare (difatti girò l'episodio solo per tirar su soldi per un suo altro lavoro) ma Alan Deloin, Brigitte Bardot e Katia Christine offrono il giusto fascino ed eleganza al girato.




Infine il Toby Dammit di Fellini è un'esplosione meta-cinematografica che non bisogna di certo perdersela, con un cast variegato è dire poco iniziando con Terrence Stamp (anche lui uscito da poco da Teorema di Pasolini) davvero dannato e una Marina Yaru davvero diabolica senza scordarsi anche Salvo Randone, Irina Maleeva, Marisa Traversi e tantissimi altri. Fellini prende lo stesso Bava come esempio citandolo graficamente, ma quella folle corsa in auto nel finale (per le strade di una Roma fatiscente)non può che rimandare a quella di Alex in Arancia Meccanica di Kubrick (uscito solo 3 anni dopo).




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