Final Destination (2000) Destinazione finale, memento mori


- incontrerete qui la fine del vostro lungo penare, la meta finale del vostro viaggio, la morte! - 

Gemini no Saga di Saint Seiya


Ritengo che ogni primo film, che a Holywood, ha iniziato una saga di successo è all'85% delle volte un caso interessante d'analizzare. Final Destination ha letteralmente aperto le porte al nuovo millennio per le morti brutte, ma non è solo questo perché da un certo punto di vista assieme a Saw è stato artefice di una nuova vena nel genere horror mainstream americano.


Non ci sono più killer stile Jason o Scream, anzi ora è la morte stessa che miete vittime tra gli adolescenti. La cosa più interessante comunque è la schematicità con la quale ogni uccisione segue un filo conduttore, partendo dal mitico volo 180 per Parigi. Oltre questo un cast interessante, che riflette uno spaccato generazionale (nel bene e nel male) in cui possiamo trovare: Devon Sawa protagonista perfetto che diventa da ragazzo qualunque a reietto emarginato, Ali Larter perfetta ragazza della porta accanto di cui innamorarsi, Kerr Smithcome tipico sbruffone liceale, Seann William Scott come sfigato e Tony Todd che regala uno dei suoi personaggi più ambigui in carriera (nonostante sia solo un'apparizione, che diventerà ricorrenza da qui in poi nella saga).


La forza del film oltre lo spettacolare incidente aereo iniziale è quello di aver gettato le basi per una saga durata più di vent'anni ma che è sempre rimasta fedele alla linea (di sangue), nonostante possa affermare che i personaggi e le loro caratterizzazioni sono sempre diventate un po' più stereotipate nel tempo o che hanno perso il tocco genuino con il quale erano ritratte al tempo del primo film.





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