Masters of Horror: Dance of the Dead (2005) La danza dei morti di Tobe Hooper

 

Senza dubbio lo scenario e la storia in cui è ambientata questo episodio la dice lunga su cosa ci si può aspettare: in un futuro molto lontano e post-apocalittico, regna una società dominata da violenze ed epidemie. La vita non ha più la stessa importanza e lo stesso significato. In questo scenario vengono allestiti spettacolari funerali, in cui i morti vengono rianimati tramite trafusioni di sangue di persone anziane e fatti ballare tramite scariche elettriche. L'episodio si svolge in una città qualunque degli Stati Uniti, in uno scenario di estrema dissoluzione e in un'epoca prossima futura dove i divertimenti corrono su binari estremi. Difatti il gusto è quello di una gioventu bruciata in un periodo post-apocalittico (ironicamente la California è stata spazzata via). Oltretutto il regista è il mitico Tobe Hooper.
La storia adopera uno scenario molto rodato però il pretesto narrativo è di per sé originale, i temi cardine sono ben sviluppati grazie alla sceneggiatura non complessa di suo ma efficace e logica nello svolgersi durante la durata televisiva. Il ritmo del film è dal lento al forsennato, perché se molto rapido nella seconda parte, mette lo scenario in mostra nella prima mostrando: personaggi fuori dalle righe, situazioni malsane e piccoli accenni della trama. Il finale è potente, Tobe Hooper usa al meglio il minutaggio televisivo elaborando quella che si può definire una vera e propria videoclip di stampo industrial metal (Rob Zombie del resto ha preso da lui, figlio spirituale), un degrado sociale e morale americano estremo dove addirittura si bruciano appestati nei cassonetti (ancora vivi) o vengono dissanguati dei poveri anziani, questo grazie anche al soggetto distopico di Richard Matheson da cui è tratto, adattato da suo figlio Christian per l'occasione. Stupisce anche il montaggio lisergico che ben si unisce alla colonna sonora forsennata elaborata dal leader degli Smashing Pumpkins (Billy Corgan, che appare pure in un piccolo ruolo). Buono il cast, in particolare un mefistofelico Robert Englund senza trucco e parrucco, non male la prova della bella Jessica Lowndes.


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