Masters of Horror: Fair Haired Child (2006) Patto con il demonio di William Malone

 

La sinossi è semplicistica: Tara è un'adolescente solitaria con dei pessimi genitori. Un giorno viene investita da un furgone al ritorno verso casa. Quando si sveglia si ritrova in una stanza che pare essere una camera d'ospedale, ma si rivela la stanza di una villa isolata accanto a un lago, in cui vivono due strani coniugi. William Malone potrebbe sembrare un pesce fuori d'acqua in questa serie, però la sua più famosa esperienza con le magioni infestate da presenze maligne a fine anni ’90 lo ha reso il miglior candidato per questo episodio. Il soggetto e la sceneggiatura sono di Matt Greenberg, sciagurato scrittore di quella mezza banalità snaturante di “H20” ma anche capace di adattamenti ben fatti come “1408” e per concludere di rifacimenti non richiesti come “Pet Cemetary”. La storia mischia bene l’esoterismo, con visioni surreali e la capacità evocativa di una magione fuori dal mondo, senza contare la creatura demoniaca e il minutaggio televisivo rendono l’episodio molto fruibile.


Una versione di Adamo ed Eva che per entrare in paradiso dovranno percorrere l'inferno, a grandi linee. Ambienti diroccati e atmosfera cupa e tenebrosa per questo episodio di William Malone, dove ripete la stilistica di "Il mistero della casa sulla collina" che è stato il canto del cigno del genere horror mainstream anni '90. La storia inizialmente lineare, si contorce per la misteriosa figura di un ragazzo psicotico che viene salvato da una coetanea rapita e gettata nello scantinato di un castello isolato. I personaggi angoscianti, vengono illustrati e chiariti attraverso l'espediente narrativo delle analessi temporali, mezzo che funge da mosaico con il quale verrà poi rivelato il mistero a pochi minuti dal finale. Non manca un'ironia nera nelle azioni, e nella caratterizzazione di alcuni dialoghi. Molto bella la fotografia e anche gli effetti speciali sono all'altezza della messa in scena.

Commenti

  1. Credo che questo sia l'episodio che ricordo di meno. Non mi aveva colpita particolarmente, all'epoca.

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    1. Un'ora basta e avanza per la storia che deve raccontare, quindi passa velocemente. Comunque la visione del genere di Malone è sempre accattivante.

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