Masters of Horror: H. P. Lovecraft's Dreams in the Witch-House (2005) La casa delle streghe di Stuart Gordon

 

Il secondo episodio porta come grande nome del genere horror il mitico Stuart Gordon, che adatta con successo un'altra storia di Lovecraft (sempre aiutato in fase di sceneggiatura da Dennis Paoli). In questo film televisivo esce fuori tutta la sua esperienza con il sangue, il surreale e l'inquietante che viene messo con passo narrativo intelligente. Inizia un po' lentamente, ma poiché il nostro protagonista è sempre più tormentato da questi incubi, l'episodio diventa sempre molto più avvincente. La strega regge il banco della suspense con la sua presenza, specialmente l'uomo-topo, che sembra ricordare quegli orrori partoriti dal contemporaneo “Cats”, un insieme di scelte che alimenta l’incubo. Buono il cast, ognuno fa le proprie cose e coglie bene il peso psicologico della situazione, soprattutto Ezra Gooden che vende molto bene l'angoscia, notevole anche Chelah Horsdal con le sue abbondanti grazie.

L'adattamento televisivo tronca in modo significativo la trama del racconto di Lovecraft del 1933. Inoltre ambienta la storia in epoca contemporanea, aggiornando piccoli dettagli pur rimanendo relativamente fedele alla trama originale. Ad esempio, mentre nella storia di Lovecraft il protagonista è uno studente di meccanica quantistica, nell'adattamento televisivo studia la teoria delle stringhe. L'adattamento televisivo presenta la creatura simile a un topo con un volto umano, Brown Jenkin, dal racconto originale di Lovecraft, e anche la strega Keziah Mason. In un cenno all'ispirazione originale di Lovecraft per la Miskatonic University, il protagonista dell'adattamento televisivo indossa una maglietta della Miskatonic University con un design basato sul sigillo della Brown University.
Abbiamo quindi un horror gotico d’atmosfera a metà tra l’onirico e il grottesco (tipico degli scritti di Lovecraft), con tensione sempre in crescendo, da citare anche la fotografia molto curata. Stuart Gordon è abile nel gestire lo scarso minutaggio e ci regala anche un paio di sequenze discretamente inquietanti. Questo episodio ha il merito di provare a cimentarsi con un'opera del geniale e inarrivabile Lovecraft, senza cadere nel ridicolo. Convincente nel mischiare realtà e delirio, che è il modo preferito dallo stesso Lovecraft per dipingere l'orrore. Insomma, un episodio horror breve ma molto efficace che vede il regista al suo meglio. Da citare pure la misticheggiante colonna sonora di Richard Band.

Commenti

  1. La versione che è comparsa della serie patrocinata da Guillermo del Toro su Netflix nemmeno gli allaccia le scarpe a Stuart Gordon e questa sua inquietantissima versione, ti consiglio anche l'episodio dei Masters of Horror da lui diretto, anche quello un gioiellino. Cheers!

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    1. Ignoro la serie di Guillermo, però mi ricordo che tempo fa avevi parlato di "Castle Freak", sempre di Gordon, che tra ispirazione da "I ratti nei muri". Questo che ho messo qua oggi è l'episodio della serie Masters of Horror, diretto da Gordon stesso.

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  2. Stai riguardando i Masters of Horror! Bravo te e, soprattutto, beato te, è qualcosa che vorrei fare anche io da anni ma ovviamente il mio tempo è più che limitato. Questo lo ricordo come uno degli episodi più agghiaccianti e schifosetti, soprattutto per quel finale che all'epoca mi aveva fatto venire gli incubi... e pensare che i topi non mi fanno né caldo né freddo!

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    1. Dovevo ripassare, sono trascorsi quasi più di 12 anni e non potevo tralasciare almeno la prima stagione, che è quella che conosco di più. Il finale esplode nella gore e in particolare nei tipici epilogo oscuri alla Lovecraft. L'uomo-topo è uno dei servizi più tremendi che io abbia mai visto!

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