Diabolique (1996) La sagra del rifacimento (quasi) anonimo, le diaboliche Sharon Stone & Isabelle Adjani

Ancora negli anni 90, ancora Sharon Stone e mi ritrovo anche nel dover parlare di un rifacimento di un film del mitico Clouzot, questa volta si tratta della versione americana fatta nel 1996 del classico “I diabolici” del 1955. Senza dover tirar di mezzo il lavoro fatto da Friedkin con il suo maledetto “Sorcerer”, si può benissimo affermare che il cineasta Jeremiah S. Chechik, in carriera, non ha mai avuto nulla di cui essere fiero e che la sua avventura ad Hollywood si è poi spenta con il fallimentare “The Avengers – Agenti speciali”, che tra le altre cose era un adattamento della serie televisiva “Agente speciale”. La sceneggiatura fu affidata a Don Roos, la colonna sonora fu ad opera di Randy Edelman e il cast era composto da: Sharon Stone, Isabelle Adjani, Chazz Palminteri, Kathy Bates e J.J. Abrams. Questo nuovo adattamento opta per qualcosa di più lezioso e melodrammatico piuttosto che per la sensibilità e la brillantezza registica di Clouzot, nonostante sia interpretato dalla regina delle reazioni eccessive facciali, cioè Isabelle Adjani e Sharon Stone, la femme fatale preferita degli anni 90.
La trama vien da sé: Mia Baran è una ex suora che ha ereditato un collegio maschile. Dopo il matrimonio con Guy, ed averlo reso cointestatario dell'immobile, si accorge che in realtà è un uomo avido e prepotente, ma soprattutto infedele, a tal punto da tradire Mia Baran con una dipendente del collegio, di cui lui è il preside, l'insegnante di matematica Nicole Horner. Nicole Horner diventa amica di Mia Baran ed escogita un piano per liberarsi di Guy. Inanzitutto per essere un rifacimento degli anni 90, questo film, non si sforza troppo di tendere alla commedia nera come si faceva al tempo, anzi si tende eccessivamente al drammatico e all’assurdo nei toni, questa scelta sfortunatamente manca il bersaglio avvalendosi, oltretutto, di un finale con un triplo colpo di scena che lascia il tempo che trova. Ma nonostante questi difetti di forma, nel contenuto si può rimanere soddisfatti della messa in scena che tiene banco per tutta la narrazione, gran parte di questa riuscita sta nel carismatico cast di professionisti che vi partecipa. Tutti attori che negli anni 90 hanno detto la loro in tutte le forme di caratterizzzazione.
Tirando le somme, quando vuoi realizzare un rifacimento di un classico come "I Diabolici" di Clouzot la strada non è in salita, di più. Oltretutto mettendolo in mano ad un regista anonimo nello stile, non parliamo di certo di rivisitazioni alla Friedkin (giusto per essere in tema Couzot), il risultato sarà sicuramente neanche originale, ma purtroppo anonimo. Questo resta comunque un thriller anni 90 vedibile, se preso per quello che ha: una discreta atmosfera, qualche lampante goffaggine di sceneggiatura, una regia disperatamente priva di qualsivoglia inventiva (qualche richiamo a Shining oltretutto) e una bellissima colonna sonora. Probabilmente il cast regge tutto il peso della pellicola senza far gridare al disastro: Sharon Stone (fatale come sempre), Isabelle Adjani (magnetica come poche), Chazz Palminteri (grande nel ruolo del bieco) e Kathy Bates (il comic relief della situazione) ci mettono tutta la loro bravura e presenza scenica ma, come ho detto prima, quando manca un regista come si deve il risultato sarà sempre mediocre.

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