Black Bag (2025) Invito a cena con spie




Elegantissimo (quasi patinato) script quello di Koepp, che ben si abbina alla regia sofisticata (alla Hitchcock, in primis nella trama) di Soderbergh. Gran bel cinema, con o senza fronzoli ma architettato nella sua stessa natura, spie che spiano e che vengono spiare a sua volta. La trama del film è incentrata sulle indagini di un agente del servizio segreto britannico sulla perdita di dati classificati. La ricerca si restringe su una lista di 5 nomi tra i quali figura anche la moglie, a sua volta spia di lungo corso. In questo il titolo parla da solo "black bag2 in gergo sta a significare: un'operazione o un'indagine segreta e clandestina condotta da un'agenzia governativa o investigativa



Probabilmente scorderò questo film quando arriverà il momento di "dover scegliere" il "meglio del 2025" a causa dell'inizio dell'anno e della sua totale assenza di spettacolarità ultra-cinetjca Hollywoodiana di tempi recenti, ma dal punto di vista attuale, è assolutamente accattivante. Così intelligente, sexy senza mai essere sensuale o esplicito. Né Soderbergh né Koepp hanno perso un briciolo della loro energia: un thriller di spie (contemporaneo) e sorretto dalla coppia Fassbender (tendente al Pasolini con quel look) e Cate Blanchett che tiene banco per tutto il film, non male anche Tom Burke, Marisa Abela e il solito Pierce Brosnan. Fotografia di Peter Andrews (senza contare i bellissimi interni), montaggio di Mary Ann Bernard e colonna sonora di David Holmes (Ocean's come sempre) funzionano alla grande.



Debbo dirlo, Black Bag è davvero riuscitissimo, per me, con il suo fare vecchia scuola, in tutto e per tutto, un enorme e lampante promemoria che anche le persone intelligenti meritano un po' di evasione. Non aspettatevi però che quella leggendaria "borsa nera" offra qualcosa di più profondo, e in tutta onestà non ne avete bisogno. Cinema di consumo contemporaneo, però con un certo stile che non gira a vuoto su sé stesso.

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