Deadly Blessing (1981) Benedizione mortale, l'incubo amish di Wes Craven
Direi sorprendente, non immaginavo che molte delle idee che hanno reso poi famoso Nightmare, quasi un'opera seminale per il regista messa sotto questo punto di vista, si possono tranquillamente trovare in questo incubo amish diretto (e parzialmente scritto assieme a Glenn M. Benest & Matthew Barr autori del soggetto) da Wes Craven.
È un crescendo lento, in una comunità amish claustrofobica, però quando la violenza prende piede lo fa nello stile puramente anni 70. Anticipa di due anni il colpo di scena di Sleepaway Camp (in modo anche più interessante) ma riflette anche l'eredità del primo Venerdì 13, da vedere per comprendere anche un po' di più la cinematografia di Wes Craven nel suo evolversi. Maren Jensen & Sharon Stone gnocche senza bisogno d'ulteriori commenti e anche adattissime ai loro personaggi, resto del cast ben scelto tra cui spiccano il grande Ernest Borgnine e Michael Berryman, senza parlare poi di Lisa Hartman & Lois Nettleton.
Non è un'opera che trae il suo vantaggio dalla derivazione dei generi, anzi si nota per il piglio originale con il quale offre certi spunti narrativi e giocandosi almeno tre scene davvero ben ideate (due uccisioni e un sogno/incubo). Deadly Blessing sembra un ponte nella carriera di Wes Craven che collega: Le colline hanno gli occhi (1977), A Nightmare on Elm Street (1984) e The Serpent and the Rainbow (1988), mescolando l'horror psicologico con atmosfere slasher e di possessione. Ciliegina sulla torta la colonna sonora di un certo James Horner.
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